Se una giornata di mare oramai – e fortunatamente – non è proibita a nessuno, le vacanze, quelle si, sono un lusso. In una città come Cerignola dove il tasso di disoccupazione -almeno secondo i dati ufficiali – è ben al di sopra della media nazionale, pensare di spendere anche solo 300 euro per concedersi qualche giorno lontano da casa per molti è un problema. Se il sold out di Ferragosto è pronto a far registrare un +5% di spesa, il resto dell’anno è un tirare avanti sperando che in futuro le cose migliorino. Lo è tanto per i commercianti e gli operatori turistici, quanto per i comuni cittadini. Quelli da 800 euro al mese per intenderci, capaci con tale cifra di mantenere una famiglia.
Ma cosa offrirà Cerignola a quelle persone – tante – che a partire da oggi passeranno il lungo ponte di Ferragosto in città? Poco o niente. Quest’anno è nuovamente mancata l’organizzazione di una stagione culturale/ricreativa, così come non sono previste iniziative, neanche affidate a privati, per animare il Ferragosto cerignolano. Nell’estate 2016 cerignolana al lusso delle vacanze c’è chi sopperisce con il lusso di un gelato, di una passeggiata tra i motorini sfrecciati, di una sosta ai tavoli di qualche pizzeria. In fondo anche la passeggiata è un lusso che non tutti possono permettersi.
Cerignola é una garnde masseria che l’ AmminiSTRAZIOne comunale abbandono’ tanti anni fa!!!!! Vacanze???? Organizzazione???? Cultura???? Educazione civica????? Solo nei sogni, solo dopo due bottiglie di rosso DOC!!!!!
ma allora in questo paese non c’è proprio nulla di buono? Non credo…………………