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    Comitato cittadino contro gli Inceneritori chiede spiegazioni su Ecocapitanata

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    Pubblichiamo di seguito una lettera del Comitato Cittadino contro gli Inceneritori di Cerignola, inoltrata alle massime istituzioni locali, dal Comune alla Regione, nella quale si chiede spiegazione circa il plesso di Ecocapitanata presente nella Zona Industriale del centro ofantino. Riservandoci nei prossimi giorni di ascoltare e rendere pubblico il parere dei responsabili di Ecocapitanata, alleghiamo il documento completo.

    Oggetto: Inceneritore ECOCAPITANATA. Richiesta notizie:

    Premesso che,

    Il Dipartimento Provinciale di Foggia dell’Agenzia Regionale per la prevenzione e protezione dell’ambiente, facendo propri i risultati dell’A.R.P.A.-Puglia effettuati in data 20 luglio 2011 al camino E 1 dell’inceneritore in questione, comunicava alla Regione Puglia Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti alle ore 15,54 del 04 agosto 2011, testualmente quanto segue: “ritenere che l’entità del superamento (16 volte il limite) e la tipologia dell’inquinante non biodegradabile ed eco persistente, configurano un verosimile pericolo per l’ambiente e rendono opportuna la sospensione dell’attività“. Tale notizia è stata accolta dalla popolazione di Cerignola, attraverso manifesti affissi a cura dello scrivente Comitato Cittadino, con grande e ulteriore preoccupazione per le possibili conseguenze sulla propria salute e sulle colture agricole del territorio. Ciò premesso lo scrivente Comitato, al fine di rendere edotta la cittadinanza in merito a ciò che attiene l’inceneritore ECOCAPITANATA e consentire la stessa, in base alle notizie che perverranno di prendere eventuali decisioni,

    C H I E D E

    alle SS.LL. in indirizzo, ognuna per la propria parte di competenza, di conoscere quanto segue:

    1) se siano state prese idonee iniziative per accertare eventuali responsabilità in merito all’episodio  accaduto il 20 luglio 2011;

    2) per quanto tempo l’inceneritore ha funzionato con emissioni di sostanze cancerogene oltre il limite consentito;

    3) se tali emissioni abbiano causato danni alla salute e alle colture agricole del territorio;

    4) il tasso d’inquinamento esistente nel terreno e nelle falde acquifere, nel raggio che va da zero a più chilometri;

    5) il tasso di inquinamento su frutti pendenti, ortaggi e verdure, sempre nell’ambito dello stesso raggio;

    6) se intende attivarsi per chiudere definitivamente l’attività dell’inceneritore in oggetto perché, munito di canna fumaria alta appena qualche metro, trovasi in mezzo ad abitazioni civili e a opifici, alcuni dei quali lavorano generi per l’alimentazione umana. Considerata anche i vigenti D.L.vo n°228 del 15 maggio 2000 e del D.L.vo n°121 del 2011;

    7) se il Comune di Cerignola ritiene costituirsi parte civile nei confronti di eventuali responsabili, qualora si riscontrassero danni alla salute, all’ambiente e alle colture agricole del territorio interessato in quanto costituisce l’economia trainante, causati dal funzionamento dell’inceneritore in questione;

    8) se dall’11 ottobre 2010 (data rilascio autorizzazione A.I.A.), al 20 luglio 2011 (data ispezione A.R.P.A), il periodo intercorso (9 mesi) senza avere effettuato ispezioni, sia regolare o se siano state commesse violazioni;

    9) a partire dal 1994, anno in cui è entrato in funzione l’inceneritore in questione, quando e quanti controlli sono stati effettuati dal Gestore e quando e quanti sono stati effettuati dall’A.R.P.A. Puglia;

    10) le ragioni per le quali è stato di recente potenziato l’impianto consentendo di bruciare più rifiuti pericolosi e non pericolosi, pur sapendo che trovasi, come già detto, adiacente ad opifici ed abitazioni civili e nonostante la realtà cerignolana, pare, densa e in galoppante crescita di malati di tumori e altre patologie croniche e degenerative;

    11) se frutta, verdura ed ortaggi vendute sulla bancarelle o nei negozi locali siano contaminati da diossine, furani ed altre, ovvero, se siano idonee all’alimentazione umana;

    12) il deposito ove sono ubicati i filtri, scorie o ceneri prodotti dall’inceneritore sin dalla sua entrata in funzione;

    13) la provenienza dei rifiuti speciali e non speciali che vengono inceneriti.

     In attesa di riscontro, lo scrivente Comitato porge alle SS.LL. i più distinti saluti.

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