Di grande attualità il tema di cui oggi hanno discusso Ezio Mauro, Gianrico Carofiglio e Franco Cassano nel Salone degli Affreschi del’Università degli Studi Aldo Moro di Bari. “Una base parlamentare forte per uscire dalla crisi, per rispondere alle richieste dell’Europa e ridurre i costi della politica”. Questa la ricetta che individua il direttore di Repubblica parlando del suo libro, “la felicità della democrazia”, nella quale – soprattutto nei momenti difficili – occorre avere fiducia. Per Mauro, “poiché oggi all’Italia servono, come ricorda il presidente della Repubblica, delle misure che garantiscano le istituzioni europee, i mercati, e ridiano fiducia ai cittadini oltre che all’Europa, è necessario che queste misure, che sono pesanti, vengano prese con una base parlamentare sufficientemente forte per reggere”. Ma anche in grado di “ridurre – ha precisato – i costi della politica, una riduzione dei costi che andrebbe affiancata ai sacrifici che si chiedono ai cittadini per superare la crisi. Ecco, ci dovrebbero essere due motori per uscire da questa fase”. Il direttore continua dichiarando che “è un momento complicato per il Paese, ed è nei momenti complicati che bisogna avere fiducia nella democrazia che è l’unica rotta che abbiamo e la cornice di riferimento dei comportamenti pubblici”. Per il direttore del quotidiano fondato da Scalfari, “è democratico tutto ciò che abbiamo avuto in questi anni, io questo l’ho sempre sostenuto e non ho mai accettato di dire che non c’è democrazia nel nostro Paese. In Italia c’è un abbassamento della qualità della democrazia che si è fortemente degradata. I problemi della democrazia che abbiamo davanti oggi sono nuovi – afferma Mauro -, e bisogna in qualche modo arrivare a una continua ridefinizione della democrazia restandole fedeli”. Così si conclude il dialogo introdotto dai saluti del Magnifico Rettore Corrado Petrocelli, il quale raffinatamente sottolinea gli attacchi alla cultura, alla scuola e all’università di cui quest’ultima stagione politica si è resa protagonista.