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    “Fè attnzion!”. Ecco la minaccia

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    L’editoriale per questa settimana è prestato alla cronaca di un avvenimento, frutto probabilmente di una “certa” linea editoriale. Nel pomeriggio di sabato infatti, intorno alle 19,00, un articolista di questo giornale, mentre camminava a piedi in zona via Corsica, è stato avvicinato da un ragazzo tra i 25 e i 30 anni, che era lì con un gruppo di coetanei. Ha chiesto in dialetto se il redattore fosse “notiziaweb”. Gli è stato risposto di si. A quel punto ha subito detto, senza mezzi termini, di stare attento a ciò che viene scritto. Capendo i toni non amichevoli gli è stato risposto: “scriviamo quello che succede, cose belle e brutte, piacevoli e spiacevoli, anche per noi”. Ancora una volta ha ribadito, con tono minaccioso “fè attnzion!”. L’articolista pacificamente ha risposto “va bene!” andando via. Non si saprà mai però a cosa si deve fare attenzione!

    Un evento che non è stato comunicato subito agli altri della redazione e neanche al direttore Daniela Giordano. Quando poi, domenica mattina in radio, qualcuno ha addirittura accusato “lanotiziaweb.it” di non individuare colpevoli, ovvero si è attribuito ai redattori l’esser generici e “rivoluzionari solo nel look”, il collaboratore de lanotiziaweb.it ha deciso di render pubblico quanto accaduto sabato pomeriggio. E si è deciso di farlo come redazione, attraverso l’editoriale.

    Per chi scrive articoli attaccare un politico è troppo facile, ognuno ha almeno un errore al proprio attivo. E soprattutto rischi al massimo una querela. Nell’articolo (scomodo) “Cerignola, il business degli affitti agli stranieri. 100 euro a testa” si denuncia altro e si rischia ben altro. Ed ecco la minaccia, anche se non sapremo mai a cosa fare attenzione! Cosa sicura è che abbiamo colpito. Sicuri di fare sempre un servizio gradito alla città continueremo su questa strada.

    12 COMMENTS

    1. se avete avuto minacce e sono realmente legate alla vostra attività (fateci capire perchè ne siete così certi), denunciate alle istituzioni competenti, non con due righe qui.
      Sennò avrete contribuito solo ad avvelenare il clima e, se stavate correndo rischi, continuate a correrli.

    2. piena solidarietà a voi giornalisti di frontiera, visto che operate in questo lerciume, e l’invito a proseguire nonostante tutto! come dicono qui: vann’ attandoit u puls, ossia vogliono vedere la vostra reazione; non fatevi intimidire da questi quattro porci ladri di polli!!!!

    3. Ci teniamo a specificare che la minaccia e la critica radiofonica non sono tra loro correlate. Staff

    4. Il consiglio che si da in questi casi è che se si hanno sospetti dell’autore o del mandante di queste minacce in caso continue è comunque di denunciare all’autorità competente così che può indagare. Buon lavoro e andate avanti!

    5. Dopo un po’ di tempo assente dai commenti, mi preme esprimere la solidarietà al redattore ed alla testata che ospita il più delle volte persone, che nonostante il nik, sanno molto più di quanto scrivono. Ebbene, il lavoro della redazione tutta è teso a mettere a nudo “il Re”, quello che per intenderci è colui che tesse e traffica alle spalle dei più “p…..a” o garbatamente disattenti. Le notizie che si intrecciano con questo “simbolico” gruppo di “bravi” manzoniani, i soliti mandati dal “Don Rodrigo” di turno, alla ricerca del “Don Abbondio” soccombente. Questa melma deve sparire dalla scena della nostra cittadina, che non vive solo di: truffe, intrighi, intrallazzi,escort, tangenti, illegalità conclamata con droga, auto rubate, tarocchi, sofisticazioni di prodotti, riciclaggio, false giornate, lavoro nero; una nomenclatura “nazionale” di reati per una città di soli 60.000 abitanti.
      Un vecchio detto recitava: “No cë stè ‘nu pàlmë dë tèrra nètt”.
      Parte della nostra classe politica locale è immersa in questa realtà, ci sguazza e ci naviga con estrema comodità.
      Ricordatelo ben bene quando andrete a dare il Vostro voto!
      Caput imperare, non pedes.

    6. E’ vero, devo ammetterlo che sono vigliacca a non denunciare dei soprusi per paura ma, quando in via informale avvisi, scrivi, denunci e chi dovrebbe tutelarti ha connivenze con gli abusanti. Questo cos’è?

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