More

    HomeNotizieCronacaMaltrattamenti in zona Tavoletta (Cerignola)

    Maltrattamenti in zona Tavoletta (Cerignola)

    Pubblicato il

    Il comando di polizia di Cerignola in collaborazione con l’ANPANA e il servizio veterinario della ASL nella persona del Dott. Buttiglione ha effettuato un sequestro in zona Tavoletta nei pressi di Cerignola dove sono stati recuperati 15 cani in condizioni igienico sanitarie disastrose. La Polizia ha agito a seguito di una segnalazione che avvertiva le forze dell’ordine che all’interno della masseria in questione si trovavano svariati cani e che la loro condizione era sembrata disperata. La masseria, ormai un rudere in disuso, ospitava 15 cani fra taglie piccole e grandi. Tutti gli animali erano legati a spesse e pesanti catene e tutti indistintamente indossavano collari a strozzo. All’arrivo della polizia il proprietario, un uomo sui 60 anni che ha detto essere solo “Una persona che cura i cani trovati qui in campagna” ha aperto dimostrando un’iniziale disponibilità che poco dopo é svanita facendo posto alla paura quando la polizia gli ha ricordato che il maltrattamento é un reato penale e che una delle prime cose che avrebbe dovuto fare fosse chiamare un avvocato.

    Il dottor Buttiglione ha poi visitato i cani e ha giudicato gli animali malnutriti, malati e in condizioni igienico sanitarie molto critiche. Un cane presenta un tumore in stadio avanzato all’occhio destro mentre una coppia di cani era chiusa in uno dei diversi ruderi completamente al buio e allo sporco. All’arrivo della polizia in uno degli spazi un cane stava mangiando una testa di maiale. Pare che l’uomo desse da mangiare scarti di macelleria a tutti i cani viste le tracce di ossa e carne in decomposizione in tutta l’area immediatamente vicina ai cani. Un paio hanno il microchip ed uno di questi risulta di proprietà di una donna della provincia di Perugia. La polizia con l’aiuto dell’ANPANA, l’associazione animalista Amici di Balto e il canile di Cerignola ha eseguito il sequestro di tutti e 15 i cani. Alcuni di loro sono nel canile sanitario perché gravemente malati.