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    Pd, Pezzano: “Lascio ogni incarico per il bene della mia città”

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    Pubblichiamo una nota di Rino Pezzano, il quale rassegna le proprie dimissioni da ogni incarico affidatogli, restando comunque all’interno del Pd, ma criticando aspramente il comportamento tanto della compagine cittadina che del gruppo provinciale. Di seguito il documento completo.

    Credo in un grande partito riformista e immagino un Pd aperto alla società, che sui territori dialoghi con i movimenti civici e con questi costruisca modelli di buon governo. Non fosse bastato il voto di febbraio a riflettere il cambiamento epocale nel comportamento di voto degli elettori, ci hanno pensato le elezioni amministrative appena conclusesi a segnare lo scardinamento totale degli schemi che eravamo storicamente abituati a conoscere. L’elettore libero da vincoli (o più spesso avulso da essi, atteso il dato crescente dell’astensionismo) semplicemente ancora il proprio voto alla migliore offerta politica locale. Ed il Pd ed il centrosinistra vincono laddove sono in grado di esprimere una proposta forte e radicata sul territorio. È il PD di Matteo Renzi, Michele Emiliano, Vincenzo De Luca, Angelo Riccardi, Iaia Calvio: sindaci che hanno saputo costruire una sintonia con le comunità che governano e con la parte più vitale della società hanno messo in cantiere l’elaborazione di un’idea nuova di città e di rappresentanza delle istanze comunitarie. Non è il PD del gruppo dirigente cerignolano: un partito diventato una ditta individuale. In questo PD non si può discutere di temi decisivi per la nostra comunità come la sanità o i rifiuti. Non lo si può fare per i conflitti di interessi che ho inutilmente, lo ammetto, provato a scardinare: il presidente dell’Assemblea è il massimo dirigente del sistema sanitario locale; uno dei componenti la segreteria cittadina è ai vertici di un’azienda che si occupa di rifiuti. Entrambi questi settori del governo sono di stretta e diretta competenza della Regione Puglia. Come avrebbe potuto, allora, svolgersi un sereno confronto tra persone libere da condizionamenti sull’efficienza dei servizi sanitari offerti dall’ospedale di Cerignola o della gestione del ciclo dei rifiuti da parte della Sia?

    I temi e le questioni politiche che io e pochi altri abbiamo provato a porre sono stati interpretati come volontà di contrapposizione personale, come lesa maestà dell’unico e vero dominus di un partito che sta progressivamente smarrendo anche la sua natura democratica. Di ciò sembra non accorgersi la nostra ‘ingenua’ segretaria. Qualunque cosa accada, per lei va sempre tutto bene. Non si accorge che il PD è un partito sempre più isolato nel contesto civico e preferisce addossare ad altri responsabilità principalmente sue e di chi le garantisce la permanenza in carica. Ne hanno fatto le “spese” in egual misura tutti i partiti e i movimenti di opposizione al centrodestra, laddove la pensino in maniera differente, ma anche la stampa. Nelle analisi post elettorali, delle tante elezioni perse, si è arrivati finanche a puntare l’indice contro gli elettori e gli iscritti pur di non ammettere la propria incapacità di essere attrattivi e persuasivi. È inquietante il documento con cui una parte del gruppo consiliare, quella allineata, ha deciso di estromettere il consigliere comunale Leonardo Paparella: il più suffragato ed autonomo tra loro. Con la sola, encomiabile, eccezione del capogruppo, si tenta di marginalizzare e demolire chi pensa con la propria testa e lo afferma con lealtà e rispetto nei confronti del partito che rappresenta. Chi prova a tenere insieme, assumendo le responsabilità conseguenti, la politica che si dice con quella che si fa, a differenza di chi, come Elena Gentile, ha irresponsabilmente tenuto condotte politiche diverse e diversificate a seconda della personale convenienza: valga per tutte il voto canalizzato verso Nichi Vendola in contrapposizione a Francesco Boccia, il candidato del PD alle primarie per la candidatura a presidente della Regione. Chi ha protestato, a Cerignola e in Capitanata, per questa palese violazione della lealtà e della coerenza politica? Nessuno! Chi ha criticato la scelta del gruppo consiliare di Cerignola sul ‘caso Paparella’? Nessuno! Oggi come allora, il segretario provinciale ed i parlamentari hanno taciuto. Hanno scelto di preservare un precarissimo e dannoso equilibrio formale, che rafforza l’organizzazione e la percezione feudale del PD.

    Tutto questo è normale solo in un partito in cui, come ha sostenuto l’Assessore Regionale, non è ammesso il dissenso. Certamente non quello aperto, esplicito e leale. Certamente non quello che metta in dubbio la sua leadership e non le procuri alcun vantaggio. Per tutte queste ragioni ho deciso di dimettermi da ogni incarico politico cittadino e provinciale, augurandomi che ciò favorisca il recupero di serenità nella sezione di via Mameli come a via Taranto, dove nessuno correrà più il rischio di essere marchiato come mio amico quando vorrà esprimere un pensiero o stigmatizzare un comportamento. Chiedo scusa a tutti quanti hanno pagato, politicamente e personalmente, la sintonia politica con me. Mi riferisco a Savino Bonito, Gino Giurato, Tonino Lapollo, Leonardo Paparella e Franco Rosati: vittime della loro autonomia. Il conflitto permanente non è la condizione migliore per offrire il mio contributo al PD, sempre ammesso che il PD lo voglia. E l’ho già dimostrato in passato rinunciando al doppio ruolo di consigliere provinciale e comunale, di vice presidente del consiglio provinciale, mentre l’Assessore Regionale non mollava neanche un bracciolo della sua poltrona a Palazzo di Città, e liberando incarichi nel partito, che altri hanno assegnato con stupefacente e distruttiva rapidità. Anche per questa ragione non so ancora se parteciperò attivamente al dibattito congressuale. Lo farò se sarà percepibile, anche dalle candidature in campo, l’effettiva volontà di cambiare radicalmente linee politiche sgradite agli elettori e gruppi dirigenti non più credibili. Per questo mi auguro un congresso il più aperto possibile e l’elezione dei segretari di Circolo con il sistema delle primarie. Se il mio gesto produrrà una reazione positiva per il PD cerignolano, ne sarò rinfrancato. Altrimenti spenderò ogni energia nell’opera di ricostruzione del centrosinistra cerignolano e di smantellamento di gruppi dirigenti inamovibili da decenni nonostante le sconfitte elettorali e l’incapacità di governare quando ne hanno avuto l’opportunità.

    37 COMMENTS

    1. Caro Rino Pezzano, ma fino a questo momento dove vivevi??? Ah si è vero fino a qualche mese fa TU vivevi sotto l’ascella di quel partito che chiami “ditta individuale” (a chi vù frkè)!!!!! Ora per qualche motivo (biscottino negatoti) ti sei ribellato!!!! Rino, Rino, Rino almeno il proprietario della ditta individuale lo conosciamo….. e tu da quale caxxo di parte stai???? Cià CUTTTTT !!!! Cambi più tu direzioni che una bandiera in mezzo un uragano!!!!

    2. ma tu pensi davvero di essere indispensabile? allora non hai capito nulla della vita , soprattutto della vita politica, stattene a casa perchè la politica ,ma soprattutto il paese/territorio, non ha bisogno di te ho del tuo impegno politico

    3. Lasci che cosa? Ogni incarico! Ma ne avevi così tanti che nessuno se ne accorto?

      Ma cosa hai mai fatto per Cerignola, che ti atteggi così tanto? Chi sei? Chi ti credi di essere? Ti arroghi il diritto di dire che lasci, che lasci ma chi sei il Sindaco, Il Ministro, l’Onorevole, il Deputato, ma chi sèèèèèèè!!!!!!!!!!!!!

      Secondo me e tutti quelli che la pensano come me,faresti bene a cogliere l’occasione giusta e più che altro responsabile, a toglierti di mezzo, ma non solo tu ma lo dico a tutti i politici che hanno rovinato Cerignola, perchè il POPOPO CERIGNOLANO e NON SOLO, E’ INCAZZATISSIMO.
      Mettetevi tutti da parte, e consegnateci Cerignola.
      CONSEGNAMO CERIGNOLA AI VERI IMPRENDITORI, A PERSONE CAPACI E CHE SOPRATTUTTO HANNO UNA COSCIENZA.

    4. Rino hai fatto bene.
      Ninetta deve capire che il partito non è suo.
      Una prima dimostrazione del suo atteggiamento lo ha avuto alle elezioni politiche dove ha preso una manciata di voti e sarà ancora peggio la prossima volta.
      E’ ora di cambiare pagina.
      Ninetta a casa!!!

    5. I nodi tornano al pettine..
      Ed io che ti conosco,sapevo che prima o poi ti saresti allontanato da persone incapaci di costruire una società ma inclini a lobbizzare il nulla!!!..
      Hai aspettato pazientemente,pur soffrendo in silenzio la dittatura dei veri comunisti.
      Questo mondo,caro Rino,non t’appartiene.
      Sei una persona,intelligente,sensibile,capace ed altruista.
      Non potevi fare una scelta migliore.
      Ti faccio i miei più sinceri auguri per una rinascita politica e ti esorto a continuare a stare in mezzo la gente.
      Con affetto,
      la tua amica.

      • Madù chi sei la moglie??? Sono molto vicino al Pd ma questo Rino che descrivi non l’ho mai conosciuto!!!

    6. Caro Rino, non sei tu quello che ha sfiduciato Dalessandro come vicesindaco e Paparella Damiano come assessore, solo perchè volevi che un tuo amico fosse assunto all’Ofanto Sviluppo ( interporto)?

      Non sei tu quello che messosi sotto l’ala protrettrice della Gentile, veniva eletto consigliere provinciale in un colleggio sicuro, sconfessando così Donatiello, ponendo come ritatto per tale elezione il non voto ai vari bilanci Comunali?

      Non sei tu quello che aveva lottato e poi ottenuto la cacciata dalla giunta di Valeria Chieti, Carmine Roselli e Leonardo Paparella, che oggi dici di difendere, per entrare tu in giunta, propro insieme a quella segretaria del Pd che oggi critichi.

      Poi ti eri sognato di fare il candidato sindaco di Cerignola, il consigliere regionale, il deputato e perchè no tra qualche mese magari il Presidente della Repubblica!

      DELIRIO DI ONNIPOTENZA

      CARO RINO SEI SOLO STATO PAGATO CON LA STESSA MONETA!

      • Finalmente qualcuno che ricorda !!!! Rino ascoltami … lascia anche il partito e la vita politica!

    7. Tutti coloro che da più di 10 anni governano,o occupano poltrone decisionali all’interno di qualsiasi partito sia di destra che di sinistra che di centro ed altro..DEVONO lasciare il posto AL NUOVO CHE AVANZA,( e non ai loro figli,nipoti,amici ecc…) altrimenti alle prossime elezioni riceverete il voto vostro,di qualche amico e basta!!!Se non vi sono bastate le ultime batoste ricevute( sia PD-.L che PDL),allora vuol dire che siete proprio ottusi,masochisti o quant’altro…Ve ne dovete andare!!il popolo è stanco,deluso,delle stesse promesse fatte dalle stesse persone,sia a livello locale,che nazionale..Tutte le altre chiacchiere promesse,servono solo a PERDERE TEMPO.

    8. Ammirevole e coerente ,non è da tutti ”rinunciare ” ad una qualsivoglia carica .
      Per Tsunami :ad oggi il nuovo che avanza si è solo visto sui ”computer”.
      Nella vita reale e non quella virtuale ,il nuovo a cui lei fa riferimento si è nascosto come un coniglio bagnato, spaventato dalle responsabilità.

      Dove servono i fatti le parole non bastano (questa frase la scriverei sulla fronte di Grillo)

      saluti

    9. Biancardi,

      la rete, non centra niente col virtuale, virtuale è uno come osservatore che non ha il coraggio di firmarsi, la rete produce cose reali. Io ci ho comprato due auto per esempio attraverso la rete.
      Il Parlamento Italiano, che non proviene dalla rete ma dal reale, come dici, produce una media di 1 legge ogni mese e mezzo. Ti sembra prolifico come sistema?
      ti saluto, a sabato se non piove

    10. Quinta ed ultima parte)

      In attesa di chiarimenti che probabilmente non arriveranno mai
      da parte del primo responsabile PD provinciale, credo sia importante e ,
      quindi, auspicabile che anche l’Assessore Elena Gentile, per una corretta informazione, facesse valere le sue ragioni, le stesse che impediscono di essere “amata” da taluni
      personaggi di spicco del PD di Cerignola.

      Solo ascoltando il rintocco delle due campane, io ritengo, ciascun lettore
      alla fine potrà trarre le proprie conclusioni.

      Sarò ascoltato pur non essendo un simpatizzante PD?. Vedremo.

      13-6-2013

    11. (quarta di cinque parti)

      Trovo, in ogni caso, veramente
      strano che, data la presenza di rancore da parte
      dello stesso Pezzano, al quale si aggiungono quelli di Bonito (padre e figlio), Tonino Lapollo ed
      altri nei confronti della “oligarca”
      Gentile nessuno si faccia carico di ripristinare la pace o tutt’al
      più instaurare la tregua. E’ davvero una
      vergogna! Non esistono, a mio avviso, motivazioni plausibili che giustifichino il
      silenzio del Segretario Provinciale e della intera Segreteria. Non credo proprio che tutti i componenti la struttura medesima siano affetti da sudditanza psicologica a tal punto da renderli
      indistintamente ebeti o comunque taciturni.
      Ci dovrà pur essere una valida ragione?.
      Ed è quella che auspico venga fuori nell’interesse del PD locale.

    12. (terza di cinque parti)

      Intanto, in attesa di verifica, non si comprendono quali siano le ragioni vere (non quelle
      descritte nella missiva) che hanno portato a deteriorare in maniera irreversibile
      il rapporto politico tra Pezzano e la
      “despota” ( appellativo che le si vuole attribuire) Elena Gentile, dopo anni di
      convivenza pacifica.

    13. (seconda di cinque parti)

      Questo fa supporre
      che egli stia meditando sulla possibilità di approdare verso un altro
      lido. E quindi, non credo al contenuto finale espresso nell’ultimo
      periodo della sua missiva. In esso viene
      esternato solo proclama, a mio parere, privo di veridicità. Se lui fosse davvero convinto dei suoi
      proponimenti avrebbe già dovuto da molto
      tempo addietro iniziare la battaglia sperando di vincere la guerra. Il suo immobilismo temporeggiante la dice
      lunga sul suo disegno politico. Comunque,
      qualora
      Pezzano attuasse la mia ipotesi, sinceramente non avrei nulla di cui biasimare
      perché sarebbe un atto del tutto legittimo e magari con ambizioni
      altrettanto legittime. Del resto, in altri miei precedenti commenti ho sempre
      sostenuto la realizzazione di una eventuale “separazione
      consensuale” come caso limite.

    14. (prima di cinque parti)

      Ricordo a me stesso per primo: quando Rino Pezzano non venne rieletto quale componente la nuova segreteria provinciale del Partito Democratico,
      ebbi a dire che, come logica conseguenza della sua defenestrazione, avremmo
      assistito a “saette e grandinate”, detto in senso metaforico.

      Ebbene, a distanza di qualche tempo le previsioni si sono
      avverate lasciando strascichi profondi
      ed indelebili nei rapporti politici tra il citato Pezzano ed
      Elena Gentile che vanno oltre le previsioni stesse.

      Sono ciecamente convinto che non è stata questa l’unica
      motivazione che ha indotto Pezzano ad una decisione così drastica, di sicuro però, ne è la concausa.

    15. Pidiellina,sei una persona intelligente e coraggiosa,ma, con il tuo commento sull’argomento,a mio parere, ti sei allargata troppo.

      • Ciao Luisa,
        mi sono espressa in quel modo perché conosco la persona di Rino Pezzano che un po mi somiglia..
        Purtroppo le ingiustizie non le sopportiamo proprio e siamo disposti a combatterle rimettendoci in prima persona!!..
        Ti auguro buona giornata…

    16. …E, comunque, questo si chiama semplicemente “riposizionamento”, in attesa dei prevedibili cambiamenti di scenario del prossimo congresso.

      Solo, mi sfugge un particolare: alle primarie, chi aveva appoggiato, Bersani o Renzi? Basta così poco per riacquistare la verginità? Ehhhhhhhh, quanto è bella la politica, così varia e così uguale a se stessa!
      PS: almeno Cincinnato aveva fatto “qualcosa”, Pezzano cosa ha fatto? Non dico “qualcosa di sinistra” (sarebbe chiedere troppo alla nostra sinistra) ma almeno “qualcosa”!!

    17. Ciao a tutti.
      Vedo che siete in tanti ad essere tornati..
      qualcuno poi torna, viene scacciato e se ne va.. Mah.. eppure, per buona pace, non abbiamo scritto più niente da un po’..
      Un salutone c’ho i neuroni in costume da bagno… ;))) (o era uno solo??)
      Ciaooo

    18. CIAO VERY,PIù CHE DI MARE SONO DI ”MINIERA” CAUSA CORSA CONTRO IL TEMPO PER LA PRESENTAZIONE DI RICORSI.
      OSSERVATORE NON COMMENTERA’ PIU’ SI LIMITERA’ ALLA LETTURA.
      IO SOSTENGO CHE NON RESISTERA’ ALLA TENTAZIONE……

      I VULCANI ATTIVI PRIMA O POI SI RISVEGLIANO…..

    19. Egr.Redazione,
      Rileggendo i post inseriti , ho difficoltà nel riscontro dei commenti inopportuni causa della chiusura della discussione.
      Sarebbe costruttivo da parte vostra evidenziarli e censurarli, anziché chiudere l’interessante discussione avviatasi.
      Saluti

    20. sono una delle tantissime persone arrabbiate… i partiti politici farebbero bene a rendere pubblici i curricula dei loro rappresentanti (non uso ili termine “dirigenti” kè sarebbe offensivo per chi veramente svolge questa difficile attività in aziende/società Private)… in modo da permettere a chi deve essere rappresentato da loro e cioè ai cittadini di poter valutarne le loro reali capacità, il loro livello culturale e il tenore delle loro iniziative!!

      purtroppo troppi parassiti sono annidati nella politica locale e nazionale e bisogna scacciarli… non bisogna nemmeno permettergli di continuare a blaterare dopo le loro defenestrature!

      • La polita attiva si concretizza con l’elezione di persone. Per poter essere eletti c’è bisogno di consensi. I curricula potrebbero servire ad identificare i candidati ma sono sempre i consensi che sanciscono gli eletti.

    21. Leggendo i commenti, vi sono alcuni inneggianti alla persona
      Rino Pezzano, politico, altri invece denigranti. Uno come me che Pezzano lo conosce solo per
      averlo ascoltato in alcune occasioni in aula consiliare, mi chiedo: A quale versione credere?

      Egli bene farebbe se
      desse (scegliendo i commenti più meritevoli) risposte chiarificatrici per non lasciare i lettori nell’incertezza di decisione. Tra l’altro, egli stesso ne trarrebbe vantaggio politico!

      Capisco benissimo che quanto gli viene consigliato non è cosa di poco conto. In effetti, è un compito “rognoso”. Però chi è in politica a quel livello come
      lui, io ritengo, debba essere consapevole di assumersi la responsabilità anche
      di tale compito. La cosiddetta “faccia”
      va messa nel bene ed eventualmente anche nel male.

      FARE POLITICA E’ ANCHE QUESTO! Il riferimento non è solo a Pezzano. E’ alla Gentile e tanti altri, siano essi amministratoti o dirigenti
      politici. Sarebbe bello se incominciassero costoro a dimostrare, sia pure con questa innovazione,
      di voler cambiare veramente la politica, piuttosto che continuare a sostenere quella attuale perseverando nella ipocrisia.

      16-6-2013

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