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    Interporto, Gentile da Giannini, Metta critica l’idea. Sgarro, “Monumento a incapacità della destra a cui Metta è appartenuto”

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    La questione Interporto tiene banco anche nella settimana di ferragosto, con la politica locale, opposizioni in primis, impegnata in considerazioni sull’affare rifiuti proposto da Regione Puglia e Ferrovie del Gargano su binari evidentemente differenti: da un lato il Pd, con l’Onorevole Elena Gentile intervenuta nei giorni scorsi sull’argomento incontrando l’Assessore Giannini per proporre alcune variati all’idea iniziale; dall’altra parte c’è chi, come il Mp La Cicogna che per bocca di Franco Metta, prima si chiede se realmente Ofanto Sviluppo e Amministrazione comunale non sapessero dell’affare regionale, poi analizza in una nota dal titolo sarcastico l’azione dell’europarlamentare.

    «La decisione di potenziare il trasporto su rotaia dei rifiuti è il risultato di una programmazione, quella regionale, che fa della Puglia una regione in linea con le più avanzate soluzioni in tema di innovazione e modernizzazione dell’intero sistema della gestione dei rifiuti – afferma Gentile nella sua nota ufficiale -. La scelta, infatti, definisce modelli di gestione del trasporto del rifiuto “tal quale” meno onerosi per le comunità, certamente ecosostenibili, meno permeabili alle infiltrazioni malavitose. La discarica di Cerignola da tempo accoglie i rifiuti di altri territori in una visione “industriale” dello smaltimento. Impianti moderni, tecnologicamente avanzati hanno reso la discarica Forcone Cafiero un modello che offre garanzie dal punto di vista della tutela ambientale e anche, un’opportunità per l’incremento dei livelli occupazionali. Tutto questo però non può e non deve confliggere con la vocazione di un’altra struttura, quella dell’Interporto di Cerignola che, a tutt’oggi, pur registrando ritardi inaccettabili per la sua attivazione può ancora rappresentare una occasione importante per lo sviluppo di una economia che rimane l’unica grande opportunità per il nostro territorio. Ho incontrato – prosegue l’europarlamentare – l’Assessore Gianni Giannini per rappresentargli la necessità di rendere compatibile il piano regionale del trasporto dei rifiuti su rotaia con una struttura già realizzata che ha comportato investimenti copiosi a carico della comunità europea e dei bilanci dei comuni interessati».

    Sulla scia delle affermazioni e dell’azione pratica promossa dalla neo europarlamentare Gentile, insorge Franco Metta, con una nota apparsa ieri sul sito del gruppo civico, nella quale analizza quanto prodotto dall’ex delegato alla Sanità pugliese. «Appena un po’ più in la. Tradotto dal politichese per i comuni mortali, questo il senso del ponderoso e ponderato intervento della europarlamentare Gentile sulla folle idea di trasformare l’Interporto di Cerignola in zona di transito dei rifiuti di tre quarti della Capitanata – afferma il leader cicognino -. La struttura interportuale, monumento alla insipienza e alla incapacità della classe politica cerignolana degli ultimi venti anni, di cui la Gentile è simbolo, non sarà direttamente interessata. Ferrovie del Gargano e Regione ci ripenseranno! Ma non nel senso di evitare questo ultimo sfregio all’ambiente e alla salute. I rifiuti, annuncia zia Elena gongolante, arriveranno lo stesso, ma mercè il Suo vigoroso intervento, li metteranno un po’ più in la. Fuori dal perimetro dell’Interporto. Un po’ più in la, dunque. Ma sempre a Cerignola. Sempre nella zona industrialeSempre ai margini di quello che è il cuore pulsante della economia cittadina grazie principalmente alle industrie di trasformazione agro alimentare. Contenti, amici di Cerignola? Ecco a che serve un europarlamentare – conclude Metta non lesinando l’attacco politico a Gentile e al suo partito -. Da venti anni candidata a tutto. Sempre contro la propria volontà. Ed il Segretario Sgarro, che aveva protestato, criticato, si era opposto? Zitto e a cuccia». 

    Alla dialettica forte del leader civico gli fa eco il Segretario cittadino del Pd Tommaso Sgarro che, con toni evidentemente differenti, si sofferma sul tema dei rifiuti in zona Interporto e sul modus operandi del cicognino. «C’è differenza tra chi blatera solo e chi fa politica. E questa differenza sta tutta nell’azione che il PD di Cerignola ha avviato sul caso del trasporto intermodale dei rifiuti dove, attraverso il suo rappresentate istituzionale più alto, è riuscito a portare all’attenzione della Regione una proposta alternativa e che tiene conto delle criticità del progetto presentato lo scorso 25 luglio – Commenta Sgarro, riferendosi all’incontro tra l’Assessore ai trasporti Giannini e l’Europarlamentare Elena Gentile -. A quel progetto e a quel metodo ci siamo opposti. Lo avevamo giudicato superficiale e avevano detto che mai avremmo accettato qualcosa di preconfezionato – continua Sgarro -. Il tema in discussione non è mai stato il trasporto su rotaia dei rifiuti, quanto piuttosto l’individuazione dell’interporto come centro per lo smistamento, una volta chiarito che non ci sarà nessuna fase di stoccaggio, degli stessi. L’interporto è monumento all’insipienza e all’incapacità della visione strategica della destra locale, quella stessa destra a cui Metta è appartenuto, ma è anche un patrimonio, per quanto svalutato, della città. Non si può tirare tutti dentro come fa il consigliere cicognino, come non si può incoscientemente fare allarmismo sui pericoli per la salute pubblica ogni volta che si tratta il tema. L’allarmismo per fini politici è semplicemente detestabile. Portato a casa il primo risultato sull’Interporto resta da capire e da vigilare sulle possibili modifiche del Piano d’Ambito. Questo è il punto più delicato e sul quale il PD chiederà spiegazioni nel Consiglio Comunale sull’argomento. Quello che emerge con chiarezza dalla vicenda – conclude Sgarro – è come il PD rimanga il solo punto di riferimento politico per Cerignola. C’è il tema vitale dell’isolamento che la città ha vissuto negli anni del Giannatempo bis e di come si debba rafforzare la filiera istituzionale. Avere un parlamentare serve a questo, lo si può tranquillamente spiegare a Metta pur certi che, trattandosi di politica, avrà difficoltà a capirlo».

    4 COMMENTS

    1. Come è possibile che la classe politica cittadina abbia un così scarso potere contrattuale rispetto alle decisioni prese “in alto loco” sull’utilizzo della famosa infrastruttura declassata a immondezzaio?

    2. Qui si fa finta di non capire che, indipendentemente da come e dove arriva, noi maggioranza numerica di Cerignolani non vogliamo più accogliere l’immondizia di altri comuni, che a differenza delle chiacchiere dei politici che hanno interessi economici nell’affare, a noi porta solo malattie. Per troppo tempo ci è stato chiesto aiuto per evitare
      emergenze, il tempo necessario che gli altri comuni si dotassero di discariche, ma che
      praticamente è divenuta una soluzione permanente con solo malattie a carico dei cerignolani.
      In cambio di quanti posti di lavoro?
      E dati a chi?
      Ma ci facciano il piacere, sti politicini che hanno venduto la loro terra ed il loro popolo per
      quattro denari (si fa per dire quattro), ma mai abbastanza per una dignità ed una coscienza pulita.

    3. Io non intendo disquisire nuovamente su questo argomento. Dire le stesse cose già dette tante volte a
      nome del Movimento politico, cui mi
      onoro di rappresentare e che evito di citarlo per non essere nuovamente
      censurato, serve a nulla o quasi. Mi limito
      solo ad evidenziare come la diatriba Gentile- Metta ,di per sé costituisca una farsa.
      Un modo come un altro per acquisire consensi elettorali da mettere in
      cascina per tirarli fuori nella prossima primavera.

      La sceneggiata alla napoletana di Metta – Gentile è ridicola alla base perché costoro
      NON HANNO IL CORAGGIO di dire che sono d’accordo che la discarica Forcone-Cafiero rimanga in
      perpetuo come la pattumiera della
      Capitanata.

      E’ qui il nocciolo della questione. Che la raccolta-deposito della immondizia
      riveniente dai comuni del Gargano sia se la faranno nell’interporo , sia su un suolo vicino alla ferrovia NON cambia nulla,
      tanto sempre nella nostra discarica andrà a finire.

      E poi. Che l’Amministrazione Comunale sostenga
      di non conoscere le intenzioni del “compagno” Vendola” e Ferrovie del Gargano
      , significa voler prendere per i fondelli
      i Cerignolani. Se era a conoscenza Ofanto Sviluppo, automaticamente erano a conoscenza l’uscente Sindaco Giannatempo ed il suo
      omologo di San Ferdinando Sindaco La Macchia.

      Dispiace, come la cittadinanza sia apatica, indifferente, inetta, di fronte ad un problema simile. Si sta ripetendo la stessa storia dell’inceneritore di Tressanti. E i giovani stanno a guardare, sapendo che essi sono più a rischio di altri di contrarre
      eventuali malattie cancerogene.

      12-8-2014

    4. L’ immondizia a Cerignola ecco come vogliono i politici risolvere il problema occupazione in questa città. Aumentando di più le malattie, mo i loro figli sono immuni hanno gli anticorpi come i loro genitori. Intanto la popolazione dorme, per fortuna io ho deciso di vivere in altra città dove.

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