E’ bastato un impegno lungo cinque anni, fatto di sacrifici e dedizione, per dimostrare a Cerignola (se qualcuno si fosse perso le precedenti edizioni) che si può. Lo hanno fatto i ragazzi di Oltre Babele con la loro Fiera del Libro, dell’Editoria e del Giornalismo, e, con loro, tutti quelli che in questi anni hanno sostenuto il progetto con sano entusiasmo. Perché i soldi alla cultura ‘a volte’ non servono (se ci sono le idee). Si può (con budget risicati) organizzare eventi di grande portata culturale. Si può ‘invitare’ una città senza librerie a leggere di più. E meglio, se possibile. Si può portare a Cerignola Piero Pelù, oggi la più grande icona italiana del rock, riempiendo non solo il chiostro dell’ExOpera, ma anche lo spazio antistante sul Piano delle Fosse. Il 21 settembre una ventina di ragazzi, guidati da Rossella Bruno, presidente di Oltre Babele, hanno sfatato diversi miti sedimentati nella (purtroppo) pietrificata mentalità cerignolana. Su tutti che anche con poche centinaia di euro si può ‘pensare’ una proposta culturale di alto livello. Ma anche che la cultura non è ‘quel che piace ai più’ (Pelù docet). E infine che la passione di una comunità può trovar espressione in un evento che celebra il “libro”. La cultura è un’altra cosa, dicevano ironicamente Emilio Solfrizzi e Antonio Storniolo (Toti e Tata). E quella cosa dev’esser ricercata sempre e proposta in varie forme. Stavolta si è incarnata nel rock di Piero Pelù (non dimenticando gli ospiti delle serate precedenti), domani potrebbe apparire diversamente. Cerignola deve imparare a riconoscerla, a sdoganarla dai circoli pseudo-culturali, a portarla tra la gente e nelle scuole. Domani, forse tra anni, proveremo a raccoglierne i frutti, sperando di trovare sull’albero un nuovo Pelù.