«Fughiamo subito ogni dubbio o insinuazione sul perché un’azienda scrive a Sgarro e Cicolella, quali Consiglieri d’Opposizione: semplicemente sul sito del comune c’erano solo le nostre email. Questo non lo dico io ma lo precisa la Dussmann». Con queste parole Tommaso Sgarro apre la conferenza stampa sulla questione mensa scolastica, tenutasi ieri nell’auletta consiliare a Palazzo di Città. Punto centrale del dibattito, che ha visto intervenire tutti i consiglieri d’opposizione del centrosinistra, le presunte falle contenute nel bando di assegnazione del servizio per i prossimi cinque anni. «Non siamo qui per fare gli avvocati di questa o quella azienda, anche perché noi non abbiamo alcun interesse. Lo stesso sembra non potersi dire per qualcun’altro. Il nostro intento è quello di far notare che, come precisa la Dussmann, ci sono delle criticità che non permettono a tutte le aziende di partecipare. A nulla serve parlare di ricorso al TAR perché, come ben sapete, fare ricorso al TAR dopo significa sospendere il bando con i tempi lunghi di qualche anno e andare con proroghe ai precedenti, cioè Ladisa».
Il dato politico, esplicitato da Sgarro, è molto chiaro: «Sul bando mensa quereliamo e rilanciamo le preoccupazioni. Non lo facciamo da oggi ma da molto tempo stiamo facendo notare al Sindaco e ai Dirigenti che forse ci sono degli errori, non è un problema senza soluzione ma ampiamente risolvibile poiché ci sono tempi e modi per farlo. L’amministrazione non ci vuole ascoltare, si nasconde dietro un dito, perciò oggi siamo qui a comunicarvi che qualcuno sarà querelato, così da rispondere delle accuse di turbativa d’asta imputate a noi. Poi magari si andrà anche a leggere il reato di turbativa d’asta cos’è, visto che esiste una norma precisa in merito. Inoltre, denunceremo – senza troppi proclami – consegnando al Prefetto il Bando e le lettere delle aziende. Sappiamo, perché lo scrive nella lettera, che la Dussmann ha già fatto ricorso all’ANAC. Noi, in qualità di rappresentanti, abbiamo l’obbligo di denunciare tutto questo se siamo a conoscenza di questioni quanto meno poco chiare».
Sgarro non si limita ad analizzare soltanto la questione mensa ma l’occasione è buona per richiamare l’attenzione su altre questioni, precisando che l’opposizione è tutt’altro che sterile e inefficiente. «Non ci facciamo impaurire dalle minacce via Facebook di qualcuno; abbiamo proposto il modello contro il racket, stiamo già denunciando e, cosa da precisare, noi non abbiamo zie politiche, qualcuno invece ha suoceri. Piuttosto che spostare l’attenzione dai temi importanti per la città, accusando l’opposizione di demagogia e inesperienza, da grande esperto il Sindaco ci spieghi il caso SIA e la chiusura, con relativa denuncia a suo carico, dell’impianto di biostabilizzazione. E basta con l’accusare sempre chi c’era prima, sempre la colpa a Elena Gentile, perché poi che mi risulti gli avvisi di garanzia non arrivano a Gentile ma a Metta. Le bugie sui posti di lavoro salvati sono l’altra arma che utilizza per spostare l’attenzione dalle proprie responsabilità, mentendo».
Politicamente, a sentire Segretario cittadino del Pd, esiste una “vertenza Cerignola”. «A Cerignola c’è un caso politico enorme, non c’è un clima sano; lo sberleffo alla minoranza non può più essere tollerato, soprattutto quando tocchiamo tasti importanti. I dilettanti allo sbaraglio sono altri; chiediamo un bando che profumi di legalità, non ci interessa chi lo vincerà. Serviva questa conferenza per far arrivare anche in regione la questione il nostro grido: quereliamo il Sindaco e il capogruppo Lepore per diffamazione, portiamo le carte del bando per la mensa in Procura e al Prefetto, lanciamo un appello al PD provinciale e regionale affinché pongano sotto attenzione l’agibilità politica aprendo una vera e propria vertenza Cerignola». Le conclusioni di Sgarro guardano al quadro politico della città di Cerignola: «C’era un impianto da adeguare sulla biostabilizzazione e tu oggi non lo hai fatto, e hai avuto molti mesi per far partire almeno i lavori. Sappiamo oggi che ci chiudono una parte dell’impianto, ci denunciano il sindaco ma poi la demagogia è sempre la nostra. Fare il sindaco non vuol dire mettersi la fascia ma amministrare la città; e alla maggioranza facciamo notare come errare è umano ma perseverare è diabolico e qui si sta perseverando su troppe questioni».
Stucaxx, ora si che si fa sul serio!