A margine dei gravi fatti di cronaca delle ultime ore giunge il commento del Sindaco Franco Metta. «Forza Cerignola. Nessuno sconforto. Nessuna rassegnazione. Pochi malvagi criminali hanno dichiarato la proterva volontà di imporre, a spari e scoppi, la propria violenta predominanza su una Città che vuole crescere, vivere civilmente, progredire. Sono rabbioso ed indignato. L’unica risposta possibile a questo manipolo di manigoldi è una concreta ed unanime mobilitazione civica, che condanni, isoli e svergogni i pochi violenti, che vogliono impedire quello a cui tutti aspiriamo per la nostra Cerignola. Non andrò in Prefettura a chiedere quel che le Forze dell’Ordine già fanno al massimo delle loro possibilità. Cerignola risponderà come Comunità civile e determinata, con fatti concreti».
Il primo cittadino esprime inoltre vicinanza agli imprenditori colpiti in queste ore. «Emilio Fasano è un bravo imprenditore: cura le manutenzioni per gli immobili comunali; si è aggiudicato l’appalto pubblico per ricostruire, dopo anni, la parte degradata dell’edificio che ospita la scuola elementare Di Vittorio. Andrò sul quel cantiere, insieme ad Emilio e alle Sue maestranze, a dire che chi tocca il loro lavoro, le loro famiglie, la loro serenità, dovrà fare i conti con una intera città. Mobiliterò ogni cellula economica, sociale, culturale, sportiva, del terzo settore, del volontariato, delle associazioni e gruppi di lavoro, di questa città perché ai signori Graziano e Di Lorenzo arrivi un immediato, concreto, efficace aiuto economico. Voglio che i loro esercizi commerciali, anche con il nostro sostegno, riaprano presto e, se vorranno, riapriremmo insieme le loro attività, più belle e più accorsate che mai. Sono confortato dalla unanime, o quasi, reazione di condanna e sdegno. Ai pochi, che si crogiolano nel pessimismo cosmico, per cui “questa è Cerignola e non c’è nulla da fare”, dico: “Bravi fessi, è proprio quello che vogliono i bombaroli e gli sparatori”. Compiango quell’altra categoria di irresponsabili, che tenta di strumentalizzare vergognosamente il drammatico accaduto a fini di parte. Poverini anche loro. La nostra gente non apprezza e li condannerà al più totale isolamento».
E aggiunge: «quegli spari, quegli scoppi, sono contro le vittime colpite, ma sono anche contro la Città, il Sindaco, contro tutti coloro che vivono a Cerignola, qui vogliono vivere ed intraprendere, qui vogliono che si respiri ordine, legalità, civile convivenza. Credete forse che questa recrudescenza di violenze vili sia una prova di forza? Vi dico chiaro e tondo che Vi sbagliate! Non di forza sono espressione questi gesti, ma di una disperata consapevolezza di essere minoranza, ripudiata, anzi schifata, da tutto il resto del popolo di questa Città. Gli spari e le bombe arrivano all’indomani di imponenti operazioni di polizia, che stanno infliggendo alla malavita colpi decisivi, con scoperta di bunker, sequestri di armi, operazioni di polizia giudiziaria di grande portata e di grande successo. Questa è la risposta truculenta e violenta di chi si sente ogni giorno di più espulso dal contesto sociale, isolato dalla volontà della stragrande maggioranza della Comunità. Ci sfidate, perché siete destinati a scomparire, in una Città che recupera la sua storia, che drena ogni possibile finanziamento pubblico per risollevarsi, che attira migliaia di persone con i Suoi eventi sociali, culturali,