Presso l’auditorium della scuola secondaria di primo grado “Don Bosco” (I.C. “Don Bosco-Battisti di Cerignola, ndr), si è tenuto, venerdì 21 febbraio, un incontro informativo sul bullismo e cyberbullismo, tematica scottante e di triste attualità che coinvolge e spinge a riflettere tutta la comunità educante. A partecipare in veste di ospiti il vice ispettore e responsabile della sezione della polizia postale di Foggia, Raffaele Mazzarino e lo scrittore, psicologo ed esperto di social media, don Giovanni Fasoli. Hanno introdotto l’evento i referenti per il bullismo dell’istituto, le docenti Antonella Maggio e Carla Pergola che hanno sottolineato come tale figura, del “referente”, di nuovissima istituzione, prevista dalla recente normativa, si ponga quale ponte necessario per creare rete tra scuola, famiglia e istituzioni, alla luce dei penosi eventi che spingono ad individuare, ma soprattutto a prevenire, la figura del bullo e del cyberbullo.
La dirigente, Pamela Petrillo, ha sottolineato l’impegno profuso da parte dell’istituto, tramite l’adesione ad iniziative promosse a livello nazionale dal MIUR e nello stipulare alleanze con associazioni locali, per l’attivazione di percorsi mirati alla sensibilizzazione degli alunni, che vanno sempre più educati all’empatia, alla non violenza e alla conoscenza di sé e alla formazione dei docenti che devono dirottare i nativi digitali verso nuove prassi. La parola più volte citata nel suo discorso è stata “indifferenza”, cancro da combattere che aiuta ed alimenta il fenomeno. Molto toccanti sono stati i lavori dei ragazzi, che tra video con sequenze fotografiche, piccoli componimenti e letture di testimonianze, hanno catturato l’attenzione di alunni e genitori. In particolare il video dedicato ad una delle vittime, suicida per cyberbullismo, Carolina Picchio, a cui è dedicata la prima legge in materia, ha colpito i presenti ed ha introdotto l’intervento del vice ispettore Mazzarino, che forte della sua competenza ed esperienza, ha interloquito con gli alunni che hanno partecipato attivamente al dibattito. Il vice ispettore ha fatto comprendere loro il peso e le conseguenze di particolari azioni ed atteggiamenti assunti a volte anche inconsapevolmente, dietro i quali si cela la parola reato.