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    Furti e spaccate a negozi e bancomat: 19 arresti fra Brindisi, Reggio Calabria e Cerignola

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    Questa mattina a Brindisi, Reggio Calabria e Cerignola (Fg) i carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto in danno di esercizi commerciali e sportelli automatici bancari e postali, consumati o tentati nell’anno 2019 nelle province di Brindisi e Lecce con il metodo della cosiddetta “spaccata”, nonché dei furti di autovetture nel comune di Brindisi e dello spaccio di sostanze stupefacenti di vario tipo tra Brindisi, Bari, Lecce e Cerignola.

    Sono otto episodi di furto nei negozi, compiuti tra Brindisi e Lecce, su cui si sono concentrati gli investigatori. Il valore della refurtiva è stimato in 30mila euro. Secondo i carabinieri il gruppo che avrebbe realizzato gli assalti aveva base a Brindisi. I negozi colpiti si trovano a Torchiarolo, Cisternino, Fasano, nel Brindisino, e ad Aradeo e Maglie, nel Leccese. Con il metodo della spaccata sarebbero state rotte vetrine di negozi di abbigliamento e casalinghi per rubare e rivendere la merce. Sarebbero state rubate anche diverse auto. Le indagini sono partite da un furto compiuto nel maggio 2019 nel punto Snai di Torchiarolo: furono rubate due slot machine cariche di soldi, poi recuperate dai carabinieri in un covo. L’attività investigativa è stata coordinata dal procuratore aggiunto Antonio Negro e si è avvalsa di intercettazioni telefoniche dalle quali è emerso un presunto giro di spaccio di droga condotto in collegamento con due persone di Cerignola. Per sette indagati è stata disposta la detenzione in carcere, altri 12 sono ai domiciliari.

    È stato accertato, inoltre, che gli indagati avrebbero utilizzato, dopo i colpi, anche chiodi a quattro punte per impedire l’inseguimento da parte delle autovetture delle forze di polizia e avrebbero eseguito sopralluoghi prima di compiere i furti. Nel corso dell’inchiesta sono stati sequestrati 15 chili di hascisc e 500 grammi di marijuana, oltre a 10 grammi di cocaina. Tre persone sono state arrestate in flagranza. Altre quattro sono indagate a piede libero per ricettazione dei capi di abbigliamento. Sarebbero inoltre state organizzate spedizioni punitive per punire gli acquirenti di sostanze stupefacenti che non avevano pagato. Questi ultimi episodi sarebbero impediti dall’intervento dei carabinieri.

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