Il Foggia prevale di misura sul Cerignola in un derby tanto sonnolento nella prima metà, quanto infuocato nella ripresa: finisce male oltremodo per gli ofantini, che finiscono la gara addirittura in nove, ma la differenza sta tutta nell’eurogol decisivo di Gerbaudo. Feola rischiera dal 1′ Russo e De Cristofaro: il terzino si posiziona sulla destra, mentre sulla sinistra c’è Tancredi; confermato Loiodice nella batteria dei trequartisti. Corda nel 3-5-2 conferma il tandem avanzato Tortori-El Ouazni, recuperano Viscomi e Kourfalidis dati per incerti. Sfida già molto battagliera, tant’è che finiscono sul taccuino dell’arbitro Viscomi da una parte e Coletti dall’altra dopo pochi minuti. Alla prima vera occasione, il Foggia sblocca (16′): scherma da corner, ospiti distratti e Gerbaudo appena dentro l’area fa partire una conclusione che si infila sul primo palo, con Cappa apparso in ritardo nell’intervento. La replica degli ofantini al 23′ con un sinistro sballato di Sansone dalla distanza: il gioco tuttavia ristagna prevalentemente in mediana e i rossoneri ad imbrigliare i tre a supporto di Rodriguez. Minuto 34: l’ex Reggiana scatta sul filo del fuorigioco e serve Longo, il cui sinistro immediato termina alto. Sembra un buon momento per l’Audace: break sulla trequarti avversaria, Sansone calcia fuori ma nella circostanza pecca di egoismo, perché poteva essere servito sulla sinistra il liberissimo Loiodice. Null’altro da segnalare in una prima frazione molto tattica: i padroni di casa però hanno avuto il merito di aver aperto le marcature, gestendo senza troppa fatica.
Al rientro dagli spogliatoi, Feola getta nella mischia Martiniello al posto di Longo, è Rodriguez a posizionarsi alle sue spalle. Il Cerignola comunque reagisce e pareggia: grandissima palla sull’out destro di Coletti per Sansone, il fantasista di sinistro impallina Di Stasio siglando il pareggio (52′). Corda inserisce Cipolletta per Tortori, rinforzando la difesa, gialloblu galvanizzati dall’aver rimesso in parità l’incontro. E’ ancora Gerbaudo però ad iscriversi nuovamente nel tabellino marcatori, disegnando una parabola imprendibile col mancino al 57′ per un 2-1 di classe, sfruttando il vantaggio concesso dal direttore di gara per un fallo su Francesco Russo. Feola cambia Loiodice per Marotta, il match si accende non solo sul campo, alcune storie tese anche fra la curva nord rossonera e il settore ospiti con la prima ad aver lanciato un paio di fumogeni nella porzione di stadio al loro fianco. Marotta innesca Rodriguez, destro secco, attento sul suo palo il portiere foggiano. Doppia chance per El Ouazni: nella prima si oppone Cappa, sulla seconda la sfera è messa in angolo. All’80’ il neoentrato Allegretti vanifica una ripartenza locale, con un tiraccio ampiamente largo. All’89’ rosso diretto per Rodriguez, reo di una entrata scomposta su Carboni, per l’Audace si fa durissima, ma non è tutto: un paio di giri di lancette più tardi si accende un parapiglia sulla linea laterale, ne fanno le spese Marotta (ammonito e diffidato), poi Longhi cui prima viene estratto il giallo e poi viene mandato negli spogliatoi dal signor Crezzini. Gli oltre sei minuti di recupero non servono a cambiare il parziale, Cappa si oppone ad Allegretti e al triplice fischio il Foggia riscatta lo scivolone di Gravina.