Archiviata la competizione elettorale in Fratelli d’Italia si passa al momento dell’analisi, che lo stesso Gianvito Casarella, coordinatore cittadino dei meloniani, ha voluto fosse «lucida, fredda e senza sconti». «Mai mi sono prodigato per un uomo di sinistra – ha ribadito Casarella -. La linea del partito era ed è chiara: equidistanza etica dal vecchio sindaco e politica dal nuovo sindaco. Fratelli d’Italia non può avere alcuna adiacenza con le sinistre».
E dunque si apre la questione dei ribattezzati (da molti ex-An) “traditori”. Quale linea assumere nei confronti di chi ha apertamente sostenuto Francesco Bonito al ballottaggio pur avendo in tasca la tessera di Fratelli d’Italia? Il tema è politico e ad affrontarlo si sono ritrovati i vertici provinciali, Gianvito Casarella ma anche il gruppo vicino ad Antonio Giannatempo, che adesso pretende chiarezza in FdI. I giannatempiani, prima ancora che chiedere atti di responsabilità ai vertici cerignolani, vogliono chiarire quali decisioni si assumeranno alla luce degli espliciti appoggi al candidato del centrosinistra. In una recente riunione un po’ tutti hanno preso le distanze da certi comportamenti, ma adesso si chiede di passare dalle parole ai fatti. Un tentennamento potrebbe costare caro all’intero gruppo. Si fanno infatti sempre più decise le pressioni per allargare il gruppo e delineare il profilo di una “vera” destra coraggiosa. Il primo passo per la ricostruzione ed una stagione di “pax” passerebbe proprio da alcune “scelte forti”.