Dopo la diffusione della notizia di revoca della delibera dell’Amministrazione Giannatempo, che vedeva l’assegnazione dei locali dell’ex Tribunale alla Polizia di Stato, cominciano a manifestarsi le reazioni dell’opposizione. Ad intervenire è Maria Dibisceglia, consigliere comunale del Pd, che evidenzia come «quest’amministrazione sottovaluti la questione “criminalità” a Cerignola». Una revoca «alquanto strana», «soprattutto alla luce del fatto che l’attuale Sindaco faceva parte del consiglio comunale che deliberò in quel senso». Il milione e mezzo di euro stimati per la sistemazione della location sono per la Dibisceglia «un alibi alla revoca, trattandosi di lavori di “isolamento funzionale e logistico” dei locali in cui viene espletata l’attività giudiziaria dall’Ufficio del Giudice di Pace». «In un momento in cui lo stesso Questore Silvis dichiara che la mafia cerignolana, insieme a quella foggiana e garganica, rappresenta una vera e propria emergenza – prosegue il consigliere dem – una decisione in tal senso isola ulteriormente la nostra Città dal controllo degli organi di Polizia». «Sono curiosa di sapere cosa pensano i consiglieri di Forza Italia di tale decisione – conclude Maria Dibisceglia -, considerato che loro per primi hanno manifestato al Sindaco la necessità ed urgenza di attuare quella delibera oggi revocata».
Consigliere ma di andare a lavorare proprio non se ne parla?
Consigliere Dibisceglia il commissariato fallo a casa tua e a spese tue. Ve fatec a ragione Cerignolani stanco.
Due commenti super quelli di Cerignolano stanco e Gino. sono sicuramente clienti dell’avv. Metta.