Giovedì 26 gennaio, presso la parrocchia del S.S. Crocifisso, si è svolto l’incontro di formazione “Amoris Laetitia: accompagnare, discernere ed integrare la fragilità”, nel quale sono state approfondite le tematiche trattate nel capitolo ottavo dell’esortazione apostolica – pubblicata da Papa Francesco lo scorso marzo – concernente una materia estremamente delicata e sentita all’interno della Chiesa Cattolica: il ruolo nella comunità dei divorziati risposati. Relatore del convegno il prof. Don Basilio Petrà – presidente Associazione teologica italiana per lo studio della morale – il quale ha illustrato all’uditorio quali sono le considerazioni del Papa alla luce dei due sinodi sulla famiglia svoltisi nel 2014 e 2015. Fondamento di tutto questo processo è la misericordia: “Dobbiamo tutti essere capaci di sentire e comprendere il dolore, la sofferenza e il dramma delle persone che vivono questa situazione particolare. – spiega Don Basilio Petrà-. Dobbiamo aprire un cuore misericordioso e non giudicante in tutte le circostanze in cui è possibile accogliere e saggiamente aiutare”.
A margine, il prof. Petrà ha avuto modo di interloquire con un uditorio dimostratosi attento e vivace chiarendo dei dubbi in merito ad alcune questioni poste dai presenti, come il dramma dei figli delle coppie divorziate, in quali casi il divorziato risposato può essere ammesso o meno alla vita sacramentaria e l’atteggiamento della Chiesa nei confronti delle coppie al di fuori di essa. “Non si tratta di passare da vecchie regole a nuove – conclude don Basilio -, come non ci possono essere soluzioni uguali per ogni caso. Fondamentale è che ci sia un percorso di discernimento compatibile con la visione cristiana dell’esistenza”.