Allarme bomba questa mattina all’Università di Bari: una telefonata anonima, giunta in Questura alle 10.20 circa e partita da un telefono pubblico in via Cairoli, ha segnalato la presenza di un ordigno all’interno dell’Ateneo. La polizia ha provveduto (previa comunicazione) ad evacuare la sede accademica in Piazza Umberto I°, le altre facoltà (Giurisprudenza, Lingue tra le altre), il Politecnico ed il Campus; per quest’ultimo l’allerta è stata molto alta, poiché è presente la facoltà di Chimica, con il rischio di maggiori danni con i componenti che si utilizzano nei laboratori. Le forze dell’ordine arrivate sul posto con le unità cinofile e gli artificieri al seguito, hanno battuto palmo a palmo le sedi interessate, ed alle 12.57 è stato dato il via libera per il ritorno alle attività didattiche, quantomeno per la sede principale (Ateneo). “Per ragioni di sicurezza – spiega il rettore, Corrado Petrocelli all’Ansa – ho deciso di far evacuare tutti gli edifici”. Stamane, inoltre, era in programma un convegno, organizzato da Regione Puglia, dal titolo “La Puglia in cifre”, in svolgimento nell’Aula Magna dell’Ateneo, al quale era prevista la presenza del Governatore, Nichi Vendola. E’ una modalità d’azione che ricorda il periodo del ’68, quando si annunciavano presunti ordigni mai esplosi, per affermare una supremazia territoriale delle organizzazioni terroristiche. E’ probabile, visto i controlli nelle altre sedi ancora in corso, che alcuni plessi restino chiusi anche nel pomeriggio.
Manco in università si può andare, ma vaff..