Si è svolto sabato scorso presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Agrario “Pavoncelli” il Convegno Nazionale organizzato dalla Confagricoltura di Foggia e dall’Associazione Civicrazia dal titolo “Il Tavoliere tra Tradizione e Innovazione”. L’evento ha posto in evidenza le problematiche di un territorio che vuole innovare creando una multifunzionalità con i protagonisti interessati, come si evince dalla relazione della prof.ssa Francesca Frisano, cerignolana doc responsabile territoriale regionale e nazionale per la Regione Puglia e in esclusiva per lanotiziaweb.it pone in evidenza la possibilità che il nostro territorio possa essere ancora uno dei granai più importanti d’Italia: “Storicamente la nostra città è uno dei più importanti centri agricoli del tavoliere, e nel corso degli anni ha contribuito a rendere fiorente questa fonte di ricchezza che lo ha portato ad essere attualmente uno dei granai più importanti d’Italia. Nell’era globale la competizione è molto forte, ed è una sfida continua per la vittoria; abbiamo dei prodotti di qualità sui quali possiamo dare sempre e ovunque il massimo”. Per Onofrio Giuliano, Presidente della Confagricoltura di Foggia, è fondamentale non abbassare la guardia su questo settore e dice: “Lo scopo di questo, ma anche di altri eventi già fatti su questo tema, è di non dimenticare di parlare di una realtà che nonostante attraversi un momento di crisi come tutti non deve abbassare la guardia, soprattutto per Cerignola che deve risolvere tanti piccoli problemi sociali, presenti all’interno della nostra comunità; si vive nella natura, ma troppo spesso ci si dimentica del fattore agricolo”. Queste parole rilasciate al nostro giornale insieme ad altri autorevoli interventi, avrebbe potuto ascoltarle anche il Ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo che pure era stata invitata a partecipare e dare il suo contributo, ma le vicende politiche nazionali delle ultime ore le hanno impedito di esserci; l’impegno di tutti i soggetti in campo a ogni livello potrà dare l’occasione alla titolare del governo Letta di ritornare da queste parti e confrontarsi con il disagio e le difficoltà di un settore che può e vuole risollevarsi.
io sono figlio di un agricoltore e lavoro in questo settore come consulente da un pò di anni ,…e con il passare degli anni sono sempre più convinto che la strada presa sia la più sbagliata..in questo paese ci sono poche cooperative e falsi consorzi e quelle che ci sono vengono denigrate a volte ingiustamente dagli agricoltori stessi…abbiamo una produzione di uva da vino da far paura all intera francia ma che una volta raccolta finisce nelle imbottigliatrici di chissà quale paese del nord …e grazie alla ottima qualità del nostro prodotto portiamo in altri luoghi reddito e benemerenze varie..e noi nel frattempo ci azzuffiamo per Svendere la nostra uva al cartello dei commercianti che ormai si sono coalizzati per comprare il nostro prodotto a due lire.Quindi credo che prima di tutto dovremmo cambiare la nostra mentalità e iniziare a non guardare il mercato con due occhi tra mille ma di affrontarlo a muso duro insieme ad altri produttori…ragionate al contrario…non devono essere gli agricoltori ad andare ad offrire il prodotto ai commercianti facendo il giro delle cantine…devono essere loro a venire da noi in una struttura unica e a trattare sul prezzo…chi paga di più ottiene il prodotto ..chi non offre il giusto si vinifichi la propria uva e basta visto che ogni cantiniere qui c’ha 100 ettari di terra…(idem per olive da mensa olive da olio pomodoro e ortaggi vari)…concludo dicendo che quel ministro li che non so neanche il nome forse non sa neanche che forma tiene un grappolo d uva…quindi meglio così..risolviamoceli noi i problemi…tanto i politici parlano una lingua conosciuta ormai…STIAMO FACENDO-ABBIAMO UN PROGETTO-ABBIAMO UN IDEA-FAREMO QUESTO E FAREMO QUELLO…e poi??quando le luci si spengono e il convegno finisce l’assessore ritorna a fare i cavoli propri..il presidente ritorna alla sua poltrona e chi ho zappè zappass
ivece di dire chiacchiere andate avedere che si compina la notte che mo ci fanno morire
tutti in zona cimitero dietro e alla zona industriale muoveteviii come esempio il parcheggio sulla strada del cimitero va abuttare le schifezze con una cisterna tutte le domeniche dietro al cimitero e poi le copre la cantina sulla strada di campanello vedete che compina la notte da dietro e ai lati propietari sciusco pasquale cornutoo andate avedere inveci di rompere le palle
invece di giudicare impara ad essere uomo….la citta di cerignola se va a rotoli è xkè siamo pieni di gente corrotta partendo dalle forza dell’ordine (finanza,carabinieri,polizia di stato,protezione civile,pompieri ecc..)…tu come cittadino di cerignola impara a nn essere infame e a prendere la situazione di petto e affrontare la persona che sta compiendo l’atto e affrontarlo….scrivere le infamità nn aiuta nessuno perchè già come ti dicevo siamo pieni di gente infame…se tu nn sai ,sottoterra abbiamo tutta cerignola piena di amianto…non ribbellarti x piccoli rifiuti ma ribbellati x cose molto piu serie…tra l’altro dimenticavo di dirti ke anke i nostri cornuti politici sono ben inseriti nei rifiuti tossici….quindi prima di far l’infame aggiornati e nn scrivere piu puttanate perche fai solo ridere….
Ma che c entra…che noi stiamo parlando di come risollevare la nostra agricoltura…non lo so vogliamo parlare dell asfalto pure…sono temi importanti ma non mi sembra di aver scritto chiacchiere é lei che é uscito fuori traccia.
Egregio Signore anonimo vengo
subito al nocciolo del suo ben articolato intervento. Il suo suggerimento, riguardante la vendita
del prodotto, dell’uva ad esempio, è ambizioso però comporta degli ostacoli
oggettivi di non facile soluzione. Lo sono ancora di più perchè viviamo in una realtà, quale quella cerignolana, dove
la diffidenza, lo scetticismo, la permalosità, l’invidia esistono da tempi remoti per una serie di ragioni che,
sottolinearli ora ci porta a divagare, allontanandoci dal tema principale.
Avere un luogo, una sede dove i
produttori di uva stiano lì ad attendere i i proprietari di cantine non
costituirebbe ciò un problema. La
difficoltà sta nella organizzazione intrinseca e nel superamento di detti
preconcetti, principali inibitori di sviluppo economico sul territorio.
Questo, però, non significa che
la sua bella idea non debba essere tenuta in considerazione. Occorrono persone tenaci, pervicaci in modo
tale da sostenerli fino in fondo. E’
chiaro che il suggerimento va metabolizzato.
E ciò comporta del tempo.
Complimenti per il suo
intervento e per il suo carattere deducibile di stampo sanguigno.
Per eventuale decisione di possibilità concretizzazione della sua idea, può
confidare nella collaborazione della mia persona.
La saluto.
11-11-2013
Caro signor pinuccio…il mio pensiero é un sogno lo so…non a caso mi chiamo l utopico…ma ci spero sempre come spero che tra qualche anno riusciró a sentir parlare bene di questo paesone che avevo abbandonato ma che mi ha richiamato…brutto com’é é pur sempre il mio paese..e qualcosa di buono me lo deve ora!!!
Hai ragione vince! Un consiglio? Fai le foto, specialmente al camion che scarica e manda le foto alla procura di Foggia anche da anonimo
IL PROBLEMA SONO I STRANIERII ,, E UNA BUONA PARTE DI PROPRIETARI DI CERIGNOLA CHE VOGLIONO ARRICCHIRSI ,, E I NOSTRI GENITORI NON RIESCONO A TROVARE PIù QUALCHE GIORNATA IN CAMPAGNA.. SE NON SUPERIAMO QUESTO PASSO A CERIGNOLA NON SI COMPRA PIù NIENTE DALLE CASE ,NON SI FANNO PIù MATRIMONII , ALL’ ABIGLIAMENTO FINO AGLI ALIMENTI ,,, E SE ASPETTIAMO UN ALTRO Po’ ANDREMO NOI CERIGNOLANI IN, ROMANIA , BULGARIA , UCRAINA, ALBANIA , PAKISTAN, ECC A METTERE LA TUA DONNA SULLA STRADA PERCHè SEI ARRIVATO ALL ‘OSSO… DETTO CIò UNA PERSONA CHE SOSTIENE GLI IMMIGRATI E VUOLE GLI IMMIGRATI A CERIGNOLA E IN PUGLIA E LA NOSTRA COMPAESANA DOTT.SSA .. ELENA GENTILE .. GRAZIEEE DI VERO CUORE SEI GRANDEE …