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    Continua a tenere banco la “questione lavori” al Duomo

    Pubblicato il

    Dopo gli interventi vari provenienti da più parti negli scorsi giorni, in relazione ai possibili futuri lavori che potrebbero interessare il Duomo di Cerignola, vi proponiamo di seguito tre comunicati giunti in redazione: il primo è una nota dell’Azione Cattolica Italiana-Diocesi Cerignola-Ascoli Satriano; poi un commento del consigliere comunale di maggioranza in quota Pdl, Arcangelo Marro; infine l’annuncio della conferenza stampa delle tre associazioni locali che si oppongono alla realizzazione dei lavori stessi alla Cattedrale cittadina. Ecco i documenti completi.

    L’Azione Cattolica Diocesana, laici e sacerdoti assistenti, esprime piena solidarietà al Vescovo, S.E.Mons. Felice di Molfetta, che nei giorni scorsi è stato fatto oggetto di attacchi irriguardosi oltre che assolutamente ingiustificati. Motivo di tali attacchi è la decisione del Vescovo, condivisa, peraltro da tutto il clero, di procedere nel Duomo ad alcuni lavori di completamento e di adeguamento liturgico. E’ stato sempre noto che all’epoca della costruzione la fabbrica rimase incompleta per l’esaurirsi dei fondi lasciati dal donatore Paolo Tonti. Forse non è altrettanto noto, ma anche quando nel recente passato furono eseguiti lunghi e laboriosi lavori di restauro, l’ultimo stralcio che prevedeva i lavori per l’adeguamento liturgico, non ebbe luogo, anche in questo caso, per l’esaurirsi dei fondi. Non si vede il motivo per il quale ora – attingendo alle altissime competenze artistiche e liturgiche del nostro Vescovo, riconosciute a livello anche nazionale, disponendo di un progetto maturato nel tempo e confortato da seri studi e sondaggi che ne assicurano la fattibilità, i quali escludono ogni pericolo per la stabilità della fabbrica – tali lavori non possano e non debbano essere eseguiti per motivi pretestuosi e lontani dalla realtà. Non si vede alcun motivo perché la nostra Cattedrale non debba essere finalmente completata e acquistare così maggior prestigio, oltre che bellezza e armonia. La storia non ce lo perdonerà. Vorremmo anche qui ricordare che è proprio l’amore alla bellezza che ha spinto il nostro Vescovo, negli anni trascorsi, a promuovere già alcuni interventi in questa direzione, come la sistemazione della croce artistica all’altare e la posa in opera delle vetrate. Perciò i laici di Azione Cattolica, fedeli alla loro identità e vocazione, si stringono intorno al proprio Vescovo e gli testimoniano il proprio pieno e incondizionato appoggio, desiderosi di poter presto ammirare l’opera compiuta a decoro del culto che si rende al Signore e a onore del popolo cerignolano.

    Cerignola, 8 maggio 2013

    L’Assistente diocesano: Mons. Luigi Mansi  |  La Presidente diocesana: Rita Cagnazzi

    IL COMMENTO DI ARCANGELO MARRO, CONSIGLIERE COMUNALE PDL

    Da alcune settimane a questa parte imperversa, a Cerignola, la polemica circa i lavori di riqualificazione funzionale da attuare all’interno della Cattedrale di San Pietro Apostolo, altrimenti detta Duomo Tonti. Come di consueto, non hanno tardato ad arrivare le varie opinioni e prese di posizione riguardo alla questione, dal mondo della politica, oltre che, naturalmente, dalla cittadinanza. In particolare, in merito, si è espresso l’assessore provinciale Farina del gruppo Fratelli d’Italia, il quale dopo aver mosso critiche negative nei confronti dei consiglieri comunali e del loro mancato intervento, ha avanzato la proposta di un referendum popolare, attraverso cui direttamente i cittadini sarebbero chiamati a pronunciarsi sul destino del Duomo Tonti. Vorrei rispondere all’assessore riportandogli alcuni dati, di cui, evidentemente, non ha tenuto conto. In primis un referendum popolare costerebbe alle casse comunali tra i 300 e i 400 mila euro, somma che, in un momento così delicato come questo, in cui tra l’altro incombono problemi ben più urgenti e gravi, non è il caso di utilizzare in tale modo. In secundis i lavori di riqualificazione della cattedrale, oltre che essere stati approvati dalla giunta comunale con delibera n°93 del 21.03.2013, sono stati ancor prima autorizzati dalla sovraintendenza ai beni culturali. Mi preme, inoltre, sottolineare che le ipotesi di un eventuale cedimento dell’intero edificio sono da ritenere errate e soprattutto infondate, anche visto e considerato che sono state portate in auge da persone che non conoscono, non avendolo mai visionato, il progetto esecutivo, in quanto non addetti ai lavori. Quelli degli ultimi giorni, sono attacchi gratuiti ed immotivati alla persona del Vescovo. Da parte mia, in quanto amministratore di Cerignola, mi sento in dovere non solo di condividere in pieno questo progetto di riqualificazione del Duomo Tonti, ma in maniera speciale di incoraggiare Sua Eccellenza Monsignor Felice di Molfetta, che dagli albori del suo operato non ha mai perso occasione per dimostrare il suo prolifico impegno ed interessamento a favore della nostra diocesi, ricordando il suo intervento in prima persona per quanto concerne le vetrate istoriate che oggi abbelliscono ulteriormente la nostra cattedrale, ed evidenziando come anche questa volta non saranno utilizzati soldi pubblici, ma della diocesi, per il presbiterio e la realizzazione del conditorio nel Duomo. L’opera di riqualificazione rappresenterà un maggiore arricchimento e valorizzerà quello che è il luogo di culto cardine per l’intera città di Cerignola.

    CONFERENZA STAMPA DELLE TRE ASSOCIAZIONI CHE SI OPPONGONO AI LAVORI NEL DUOMO

    Comunichiamo a tutti gli Organi di Stampa e alla Cittadinanza, di aver fissato per venerdì 10 maggio 2013 alle ore 11:00, presso la sala mostre “Servo di Dio-Mons. Antonio Palladino”, in Corso Aldo Moro, 89, la conferenza stampa inerente alla campagna “Difendiamo il Duomo Tonti”. Alla conferenza organizzata dalle tre associazioni: Archeoclub di Cerignola, Museo Etnografico Cerignolano e Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, sarà presente anche il consigliere nazionale dell’Archeoclub d’Italia Vito De Meo, giunto appositamente a Cerignola per la questione. L’invito alla conferenza stampa è ovviamente esteso a tutti i cittadini. Ringraziamo anticipatamente tutti per la disponibilità.

    IL COMMENTO DI SAVINO LAGUARDIA, CONSIGLIERE COMUNALE PDL – «Da Consigliere Comunale ritengo, sia cosa buona e giusta, che se ne possa e se ne debba discutere in aula consiliare la questione ”Duomo” che tanta polemica e diffidenza sta suscitando nella nostra comunità a causa di un volantino distribuito e diffuso im città. Una serena e chiarificatrice discussione credo possa contribuire a rasserenare gli animi e ad apportare le giuste ed efficaci informazioni a chi come me ha finora lamentato la mancanza di conoscenza di tale progetto e delle sue relative autorizzazioni».

    8 COMMENTS

    1. Ti rispondo con serenità e franchezza, senza referendum ma via web n.1

      Di incoraggiare Sua Eccellenza Monsignor Felice di Molfetta, che dagli
      albori del suo operato non ha mai perso occasione per dimostrare il suo
      prolifico impegno ed interessamento a favore della nostra diocesi.
      2° ci vuole urgentemente interessamento per quelle famiglie che stanno pian pian morendo.
      ricordando il suo intervento in prima persona per quanto concerne le
      vetrate istoriate che oggi abbelliscono ulteriormente la nostra
      cattedrale.
      3° Recuperare i Cristiani che stanno perdendo la fede.

      Ed evidenziando come anche questa volta non saranno
      utilizzati soldi pubblici, ma della diocesi.
      4° i soldi della Diocesi sono soldi dei Veri credenti frutto di sacrifici e di fede.

      L’opera di riqualificazione rappresenterà un maggiore arricchimento e
      valorizzerà quello che è il luogo di culto cardine per l’intera città di
      Cerignola.
      5° Non è assolutamente l’opera arricchita e valorizzata che trasporta alla fede la gente, in un momento di crisi profonda come questo, basterebbe anche un sottano dove poter pregare, e che si prenda esempio dal nostro caro Papa Francesco.
      Possibile che in tanti sono accecati dai veri problemi?
      Oggi per esempio, non sappiamo quanta gente riuscirà a mettere un piatto in tavola, quanta gente potrà dare un bicchiere di latte al proprio figlio.
      Riflettiamo tutti.

      • …buongiorno: sono in pieno accordo con il post della ” La verità “. In questo periodo particolare è ancor più stridente il divario tra dei lavori alquanto inutili, che nulla servono alla collettività e i tanti bisogni della povera gente. Divario ancor più insanabile tra un nuovo corso che il Santo Papa Francesco cerca di dare ad una chiesa che deve aprirsi alle necessità ed operare oltre che professare. Non penso che i fedeli benefattori siano in accordo con tali spese: tanto meglio una mensa per i poveri, aiutare famiglie bisognoso operando in silenzio e rispettando la dignità di persone che pur indigenti hanno ancora quella dignità di non chiedere…dove è finita la vera chiesa che tutti noi vorremmo ?!? A nulla serve dire che i soldi non sono pubblici, che erano lavori già programmati, che si darebbe lavoro a persone…è questo il motivo…alcune volte i desideri e la volontà dell’animo umano divergere in maniera stridente con il senso della vera cristianità…

      • …buongiorno: sono in pieno accordo con il post della ” La verità “. In questo periodo particolare è ancor più stridente il divario tra dei lavori alquanto inutili, che nulla servono alla collettività e i tanti bisogni della povera gente. Divario ancor più insanabile tra un nuovo corso che il Santo Papa Francesco cerca di dare ad una chiesa che deve aprirsi alle necessità ed operare oltre che professare. Non penso che i fedeli benefattori siano in accordo con tali spese: tanto meglio una mensa per i poveri, aiutare famiglie bisognoso operando in silenzio e rispettando la dignità di persone che pur indigenti hanno ancora quella dignità di non chiedere…dove è finita la vera chiesa che tutti noi vorremmo ?!? A nulla serve dire che i soldi non sono pubblici, che erano lavori già programmati, che si darebbe lavoro a persone…è questo il motivo…alcune volte i desideri e la volontà dell’animo umano divergere in maniera stridente con il senso della vera cristianità…

    2. Egregio Signor Marro, la volontà popolare va oltre il costo di un referendum,dal momento che il Duomo è di proprietà della cittadinanza e se vi è un dubbio, sulla volontà della maggioranza di essa, di impedire questi lavori tanto discussi, è più che mai giusto palesarli con una consultazione popolare.O la volontà del popolo non è importante?A prescindere dai costi che non sono chiari se sono tutti a carico della Chiesa,ma i lavori verranno poi aggiudicati con una gara pubblica oppure c’è sempre lo zampino del solito amico??Sarebbe più giusto che la Chiesa destinasse ,in questo periodo così difficile,risorse nei confronti delle famiglie in grave difficoltà economica,altro che spenderli per creare una tomba personale…La questione va affrontata con una giusta e trasparente discussione e politica e popolare senza ignorare la volontà della popolazione cerignolana che è proprietaria del Duomo a tutti gli effetti!Nel frattempo ripristinate l’intonaco della Chiesa che cade pezzi!! omissis per rispetto…..

    3. Concordo con il sig che si firma Verità-con Bruce _ e in parte con Tsunami.
      Il Vescovo e i politici si OSTINANO A voler ”trattenere” a tutti i costi la vicenda in un ambito prettamente ”terreno”,polemiche sulla tenuta della struttura ,valutazioni storico artistiche ecc ecc.
      E’ paradossale che non si discuta sulla questione più importante,ossia se sia giusto o meno destinare soldi della chiesa per opere tutto sommato superflue e,non piuttosto utilizzare li stessi per scopi più caritatevoli.

      A noi non serve il Vescovo alla Sgarbi,a noi occorre un Vescovo alla Bergoglio..

    4. Mi domando e dico, come si può, in un momento di congiuntura economica così delicata e complessa, pensare di poter spendere 400 mila euro per un referendum, quando la nostra città necessita di interventi ben più urgenti su vari fronti? Premesso, come ha asserito anche qualcun’altro, ultimamente, che il referendum è un alto strumento di democrazia, e su questo non ci piove, per come stanno ora le cose, non è minimamente concepibile metterlo in atto. In secondo luogo, non vedo il motivo di tutte queste critiche negative, in primis nei confronti del Vescovo, e nei confronti del consigliere Marro, che si è limitato ad analizzare quella che è la realtà: il Duomo Tonti ha bisogno di questi lavori, in quanto Chiesa Madre della diocesi, per essere adeguata alle altre Cattedrali, e il tutto, tra l’altro è anche previsto dalla disciplina liturgica. Inoltre la Cattedrale è uno dei punti forti di Cerignola, di cui noi tutti dovremmo andare fieri, e per questo apprezzare chi, con interventi mirati, come questo progetto di riqualificazione, lavora per renderla ancora più bella e maestosa di quanto già non lo sia. Impariamo a valorizzare ciò che abbiamo, e cerchiamo di non cadere in falsi moralismi inflazionati e alquanto irritanti.

    5. <>

      QUESTA TESI E’ INCONCEPIBILE (ed offensiva nei confronti di chi, giustamente, non si intende di liturgia e restauro!) per il semplice motivo che:

      1) “il Duomo Tonti NON ha bisogno di questi lavori” ( perché strutture nuove immesse in un contesto formato e fra l’altro precario! Semmai il Duomo avrebbe bisogno di interventi restaurativi conservativi, ossia cupola, copertura, infiltrazioni, piazza antistante, ecc);

      2) “il Duomo Tonti NON ha bisogno di questi lavori per essere adeguata alle altre Cattedrali” (perché le Cattedrali per essere tali NON necessitano di Cripte! Ma della Cattedra Vescovile!La maggior parte delle Cattedrali d’Italia hanno delle cripte per il semplice motivo che hanno EREDITATO tale struttura all’epoca della loro fondazione o comunque in antico rispetto all’oggi! Addirittura alcune di nuova fondazione nemmeno ce l’hanno!);

      3) “il Duomo Tonti NON ha bisogno di questi lavori perché è anche previsto dalla disciplina liturgica” (nessuna normativa canonica o liturgica OBBLIGA il Vescovo ad “adeguare” le chiese, si tratta solo di ESORTAZIONI, e comunque il DUOMO non ha di questi problemi perché gli UNICI tre elementi riguardanti l’adeguamento liturgico (ossia l’ambone, l’altare e la cattedra vescovile) sono TUTTI facilmente osservabili (anche dal fondo della chiesa) e funzionali secondo le stesse esortazioni Cei del 1996. Siamo al paradosso! Inoltre la CRIPTA NON E’ COLLEGABILE all’adeguamento liturgico (normative Cei 1996), il quale NON parla di cripte e conditori! Come si è detto nella chiarissima conferenza stampa delle istituzioni culturali presiedute dal prof. Stuppiello TUTTO ciò non segue alcuna normativa liturgica e rappresenta un progetto concepito e partorito unicamente dalla volontà del nostro Vescovo che per quanto rispettabile sarebbe stato necessario COMUNICARLO alla popolazione, facendo bandi pubblici e manifesti o magari veri e propri incontri con le istituzioni e rappresentanti popolari o di associazioni di categoria. Al pari di moltissime altre diocesi!!!! Quindi, concittadini carissimi, INFORMIAMOCI!!!!!!!!

    6. “Quando un prete, un vescovo va dietro ai soldi, il popolo non lo ama e quello è un segno. Ma lui stesso finisce male…” “E quando un vescovo, un prete va sulla strada della vanità, entra nello spirito del carrierismo e fa tanto male alla Chiesa, fa il ridicolo alla fine, si vanta, gli piace farsi vedere, tutto potente… E il popolo non ama quello!”

      “Alla fine un vescovo non è vescovo per se stesso, è per il popolo; e un prete non è prete per se stesso, è per il popolo”

      Omelia Papa Francesco, Casa di Santa Marta, mercoledì 15 maggio 2013.

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