Si è svolto sabato scorso, presso l’Istituto Tecnico Agrario Pavoncelli di Cerignola, il convegno organizzato dal Centro di Ricerca Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” di Locorotondo dal titolo “Gli Antichi Mestieri cooperazione ed innovazione”. L’incontro, che ha visto la presenza del settore imprenditoriale e agroalimentare, è servito per mettere a fuoco quanto sia fondamentale cooperare e innovare attraverso l’offerta domanda-lavoro, di tutto ciò ne abbiamo parlato in esclusiva con il presidente Antonio Palmisano che ci ha spiegato perché è stata scelta Cerignola quale sede del convegno e l’originalità del titolo: “Questa città è stata scelta perché qui abbiamo ospitato il corso di Esperto Potatore di specie frutticole e viticole, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del P.O. PUGLIA FSE 2007-2013 e consegnato 16 attestati di partecipazione; innovazione e cooperazione sono due elementi che si snodano in un’unica strada: innovazione non può essere fatta dai singoli altrimenti si avrebbero costi esorbitanti, cooperazione ci aiuta a portare la giusta dimensione alle imprese e gli antichi mestieri servono proprio a questo. La tradizione viene prima dell’innovazione, ma ci sono dei punti giusti di equilibrio che possono dare buoni risultati, il settore dell’agricoltura sta segnando dei dati di vitalità, l’idea da cui dobbiamo partire è che questo settore non è a se stante ed è inserito in un sistema economico più grande, con l’obiettivo di rilanciare la competitività innovando con la capacità di farla crescere nel tempo”. Infine, abbiamo chiesto al dott. Palmisano quanto sia fondamentale l’apporto delle scuole della città per corsi di questo tipo: “è importante poiché si amplia l’offerta formativa per i giovani per entrare nel mondo del lavoro in una rete che comprende istituti di formazione e Università”.
Ce ne usciamo con sti antichi mestieri, il problema vero è il conferimento dei prodotti, con l’ingresso dei cinesi, degli africani, dei rumeni, degli albanesi ecc.ecc. non ce ne usciremo più da queste voragini che la politica italiana ha combinato.
Premetto che non sono razzista, e non iniziate a commentare stupidaggini, cerchiamo di essere realisti. Ognuno nel proprio paese deve fare la sua parte, e scambiarci idee e prodotti come la storia ci ha insegnato.
Un vecchio mestiere ma solo uno, dà e darà solo frutti, LE RUBERIE, quelle che hanno sempre fatto e che continuano a fare i NOSTRI POLITICI E NON SOLO.
Il mondo non si aggiusterà più, se si continuerà di questo passo, siamo milioni e milioni di persone oneste, possibile che non riusciamo a sbattere fuori e insabbiare sta gramegna???? Probabilmente sarò uscito fuori tema, ma la rabbia è TANTA, specie per il futuro dei nostri figli.