Torna lo “Scrivo per…”, con la parola a chi legge, ai 15mila lettori quotidiani che si tengono informati su lanotiziaweb.it sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro. La questione odierna riguarda i “messaggi” particolari che appaiono sullo schermo di un distributore di sigarette: messaggi tanto interessanti da meritarsi un post sui social da parte del giornalista Enrico Mentana.
Cara Redazione, vorrei raccontarvi un episodio a dir poco “curioso” che mi è capitato proprio ad ora di pranzo. Tornando a casa da lavoro scendevo la Strada Larga e ho acquistato un pacchetto di sigarette al distributore automatico. Arrivata lì, mentre ero intenta ad estrarre i soldi dal portafoglio, ho notato sul pannello pubblicitario un meme, di quelli che girano su Facebook da un po’, in cui si vedeva Papa Francesco tenere per il bavero Salvini e sotto scritto “allora siamo d’accordo. Io lo tengo fermo e voi lo menate”, o qualcosa di simile. Sono rimasta un po’ basita per quanto visto e mi sono chiesta perché quell’immagine lì. Ma non era meglio metterci la pubblicità delle caramelle? Passa qualche secondo e cambia l’immagine. C’è la scena di Totò e Peppino che scrivono la lettera con le facce del ministro Salvini che detta a Di Maio una lettera diretta al Presidente Macron. Tutto questo mi incuriosisce e continuo a guardare. Si avvicina un ragazzo, fa delle foto a quelle immagini e si fa una risata con un amico. L’immagine è cambiata ancora. C’è la vignetta di Landini e la Camusso e poi l’immagine in cui un medico definisce i sintomi del “pidiotismo”. Mi sono chiesta se le immagini le ha inserite il gestore del distributore o qualcuno che ha comprato lo spazio. Perché la cosa mi ha lasciato davvero stranita. Chissà perché tanto “odio politico”. Comunque alla fine ho comprato le sigarette. Tornata a casa, vedo che pure Enrico Mentana su Instagram ha postato la foto di quel distributore con una delle frasi su immigrati e terremotati. Pure lui si chiede che pubblicità sarebbe e a nome di chi. A quanto pare non sono l’unica a farsi due domande.