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    Cellula legata a Is, quattro fermi a Bari e nel foggiano. Uno domiciliato a Cerignola

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    BARI – Due persone sono state fermate a Bari con l’accusa di far parte di una cellula terroristica legata allo Stato Islamico e ad Al Qaeda. Secondo gli investigatori erano pronti a fare attentati in centri commerciali, porti e aeroporti. La cellula sarebbe stata composta da cinque persone. Uno è ricercato, altri due sarebbero già partiti per l’Afghanistan. In base a quanto hanno potuto ricostruire i carabinieri del comando provinciale di Bari in un anno circa di indagini, iniziate dopo che uno degli indagati era stato visto e identificato mentre riprendeva con il telefonino gli esterni del centro commerciale Ipercoop di Bari nel quartiere di Santa Caterina, il gruppo stava progettando attentati in Italia, in Francia, in Belgio e in Inghilterra. A loro, infatti, i pubblici ministeri Giuseppe Drago e Roberto Rossi contestano “la preparazione e l’esecuzione di azioni terroristiche da attuarsi contro governi, forze militari, istituzioni, organizzazioni internazionali, cittadini ed altri obiettivi civili”. “In particolare – dicono – l’organizzazione, che aveva disponibilità di armi, predisponeva, tramite la preventiva ispezione dello stato dei luoghi (anche con documentazione fotografica e video), attentati terroristici presso areoporti, porti, mezzi delle forze dell’ordine, centri commerciali, alberghi oltre che di altri imprecisati attentati terroristici in Italia e Inghilterra”.

    A BORGO LIBERTÀ In carcere sono finiti il 23enne afghano Hakim Nasiri, accusato di terrorismo internazionale, domiciliato presso il Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Bari-Palese, con lo status di protezione sussidiaria riconosciuto il 5 maggio 2016 e il 29enne afghano Gulistan Ahmadzai, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, domiciliato presso Borgo Libertà a Cerignola, con lo status di protezione umanitaria riconosciuto nel settembre 2011. Entrambi sono accusati di far parte di una cellula terroristica legata allo Stato Islamico e ad Al Qaeda. Altre tre persone, due accusate di terrorismo e una di immigrazione clandestina, sono attualmente ricercate.

    ARRESTATA LA CELLULA LOMBARDA

    Gli indizi in tal senso sono le decine di foto e filmati rinvenuti nei telefonini dei membri della presunta cellula terroristica: sono dei veri e propri sopralluoghi davanti ad aeroporti (ci sono i video degli interni dello scalo di Palese), porti, centri commerciali, alberghi, sia nel nostro Paese che in Inghilterra. Gli è stato trovato anche molto materiale ideologico di propaganda jihadista.

    ARRESTATO SLOVENO FOREIGN FIGHTER

    Pur non avendo soldi a disposizione, i presunti terroristi andavano e venivano dalla Gran Bretagna con voli low cost. E, due di loro, parallelamente avevano organizzato un gruppo internazionale di sostegno all’immigrazione clandestina che tra Bari, Calais e l’Ungheria gestiva i flussi di migranti in tutta Europa. Proprio questi continui viaggi ha reso necessario per gli investigatori il fermo, con due persone che sarebbero ancora irreperibili. Nei loro cellulari ci sono anche foto in cui si fanno ritrarre con fucili d’assalto in mano, segnale -secondo gli inquirenti – della “disponibilità di armi da utilizzare per la preparazione di attentati”. Al momento del fermo, i cinque (si chiamano Ahmadzai Qari Khesta, Ahmadzai Surgul, Nasiri Hakim, Amjad Zulfiqar, Ahmadzai Gulistan) erano ancora in una fase iniziale del progetto ma avevano comunque messo in piedi “una rete di sostegno logistico” all’Is.

    Tratto da repubblica.it – GIULIANO FOSCHINI E FABIO TONACCI – 10 maggio 2016

    5 COMMENTS

    1. Adesso s’incazza don Nunzio Galantinono ( anche l’ Imam Bergoglio) di questo grave atto di razzismo verso un povero rifugiato che scappa dalla guerra!!!!!!!

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