Maggioranza in difficoltà con all’orizzonte un consiglio comunale che si annuncia, a diversi giorni dalla data di riunione, più che infuocato. Oltre le frizioni tra i consiglieri a sostegno di Franco Metta, acuite dall’arrivo della commissione d’accesso prefettizia, serpeggiano adesso timori riguardanti alcune precise voci del documento contabile che arriverà in consiglio. Ancora una volta è la SIA e la situazione debitoria ad impensierire trasversalmente l’intero consiglio comunale. Oltre ogni più realistica fotografia della situazione, il debito di Cerignola con la SIA sarebbe aumentato. Si usa il condizionale perché l’entità reale del dovuto sarebbe incerta a seguito di spostamenti di cifre.
E direttamente connesso a SIA è anche l’aumento della TARI. Un aumento al quale non è seguito un miglioramento del servizio, con le maestranze in attesa dei mesi non pagati prima del concordato e del quinto dello stipendio non versato agli istituti di credito. Proprio sul concordato si attendono novità. Ancora in attesa di accettazione da parte del Tribunale, dopo che alcuni giorni fa è stato presentato il piano completo dai vertici aziendali. A corollario l’indagine della Guardia di Finanza su un possibile fallimento indotto della società: un’inchiesta in stato avanzato che interessa la proprietà di SIA, con Cerignola che è socio di maggioranza. Sempre sul fronte economico tiene banco anche la questione del debito di un milione e 400 mila euro con l’Agenzia delle Entrate sulle trattenute IRPEF. Ma non solo. Sarebbero diverse le voci del bilancio che preoccupano alcuni consiglieri seduti in maggioranza. E non ultimo il parere dei revisori, che potrebbe anche questa volta, come a luglio scorso, essere negativo.