Sul tratto stradale della 16bis tra Cerignola e San Ferdinando è stato investito stamane un uomo di 33 anni, Salvatore Stranetti, di Barletta. Il conducente è fuggito. L’uomo, dalle prime ricostruzioni della polizia stradale, è stato tamponato violentemente da un’auto il cui conducente non si è fermato a soccorrerlo ed è fuggito. Nulla hanno potuto gli operatori del 118 che hanno provveduto a trasportare il ciclista all’ospedale di Barletta. L’uomo è morto durante il tragitto.
Proprio in queste ore è stato rintracciato e fermato l’uomo che – secondo gli investigatori – era alla guida dell’auto che ha tamponato e travolto il ciclista. Il conducente era fuggito a bordo della sua Lancia Lybra grigia, facendo perdere le tracce, ma è stato rintracciato e fermato: si chiama Carmine Vietri, 55 anni, di San Ferdinando di Puglia.
se si fosse fermato a prestar soccorso forse dico forse si sarebbe salvato……se davvero fosse lui e leggesse quessto post.gli diko solo di sprofondare all’inferno…..potevi salvarlo…………saro’ banale ma…nessuna pieta’ per questo pirata della strada…………
Non ci sono parole per commentare un simile episodio. Noi ciclisti siamo i più vulnerabili sulle strade e nello stesso tempo i più bisognosi di rispetto. Invece siamo considerati un fastidio per chi sta comodamente con le chiappe appiccicate al sedile del proprio mezzo. Anche noi abbiamo il diritto di camminare, sempre nel rispetto del codice della strada, sulle strade, diritto che ci viene negato dai più e che spesso e volentieri paghiamo con la vita. Io sono oltre quarant’anni che vado con la bicicletta da corsa, e sulle strade ne ho viste di cotte e di crude, imprudenze commesse da automobilisti, motociclisti e camionisti nei nostri confronti, non si possono neppure contare quante ne vengono commesse. Concludo con un appello accorato a tutti i conducenti di veicoli ed autoveicoli: siate prudenti e più rispettosi, è in gioco la vostra e la
vita degli altri.
Da condannare l’omissione di soccorso! Ma quella strada è pericolosa sopratutto quando il sole ti compromette la vista all’improvviso,per i solitari ciclisti è un pericolo costante.Meditate prima di avventurarvi su quel percorso che tra l’altro non è dei migliori.Ripeto l’omissione di soccorso è un fatto GRAVISSIMO!
Un altro ciclista che vola in cielo.
Tanta solidarietà alla famiglia.
Vi segnalo questo link: http://www.salvaiciclisti.it/
a quando la pena di morte in italia? mai e lo sapete perche’? perche’ lo stato italiano e’ fortemente influenzato dalla chiesa e dal papa, che esce dalla sua finestra la domenica dice la stronzata della domenica e poi si va a frecare il suo succulento pasto alla facciaccia nostra, fregandosene di tutto e di tutti,
GIUANNI CONCORDO CON TE .SE CI FOSSE LA PENA DI MORTE, CREDO, RIPETO, CREDO , CI SAREBERO MENO OMICIDI… SPACCIATORI..DELINQUENTI…..BISOGNA PERDONARE DICE IL PONTEFICE……..PURTROPPO SIAMO IN ITALIA. UNA PERSONA SI AFFACCIA ALLA FINESTRA E DICE PERDONIAMO…E MAGARI UNA FAMIGLIA PERDE UN FIGLIO PER GLI E’ STATO UCCISO PER RUBARGLI SOLDI IN UNA RAPINA COME E’ SUCCESO SVARIATE VOLTE……CHE BELLO VERO?.MA PER FAVORE……..TANTO E’ INUTILE SCRIVERE..RIMANE TUTTO LERCIO…………..CI IMPEGNAMO A SCRIVERE PER CERCARE NON SO COSA.COME ME CI MANCHEREBBE..NON MI TIRO INDIETRO MA E’ INUTILE……TIREM INNAZZZ…
Ho visto morire alla stessa maniera un ragazzo qualche anno fa’. Si chiamava Tommaso. Concordo ……quella strada e’ molto pericolosa soprattutto quando il sole e’ basso. Un amico oggi mi ha detto che si corre in bici molto tranquillamente sulle corsie di servizio della strada x Foggia. Il resto dovremo farlo noi tutti sulle automobili e autotreni: essere piu’ disciplinati.