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    Niente stipendi, lavoratori SIA in sciopero. Immondizia per strada

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    Sono in sciopero i lavoratori della SIA, azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti, perché senza stipendio. Proteste e disagi – con la città colma di rifiuti – sono frutto di un cocktail di fattori: stipendi appunto, ma anche mancato rispetto dell’art.65 su salute e sicurezza dei lavoratori, mezzi troppo antiquati e, per concludere, il decreto ingiuntivo dell’azienda CISA di Taranto dovuto al mancato saldo dei costi di smaltimento dei rifiuti. E mentre da un lato si è proceduto ad un incontro in Prefettura per provare a risolvere la questione di raccolta e smaltimento nei nove comuni del bacino Fg4, in casa SIA le fatture relative ai costi degli ultimi anni – circa 4 milioni di euro da versare alle aziende di Taranto e Grottaglie – ingarbugliano ulteriormente la matassa.

    Esiste poi il solito debito dei nove comuni nei confronti di SIA. Anche Cerignola, il cui debito ammonta a 3,5 milioni di euro, ha versato oltre 1,2 milioni di euro in questi giorni nella casse della SIA. Una situazione che sembra procedere sempre più verso il basso, considerati anche gli aumenti dei costi di conferimento – dagli 80 euro del passato agli oltre 200 euro attuali -. Il problema del momento tuttavia è l’immondizia per strada, un’emergenza rispetto alla quale sono a lavoro i vertici di SIA, per trovare una mediazione, il Presidente del Consorzio Franco Metta e la Prefettura.